L’Argentina di Scaloni domina la supersfida di Wembley evidenziando ancora una volta le difficoltà dell’Italia mai veramente in partita e annichilita dalle giocate di Messi e Di Maria.
L’Italia era attesa alla prova del nove ed ha fallito clamorosamente dimostrando ancora una volta i tanti limiti che, dopo la vittoria dell‘Europeo, contraddistinguono la nostra nazionale.
Dopo una discreta mezz’ora i ragazzi di Roberto Mancini crollano sotto i colpi di uno scatenato Messi, autore di due assist e tante giocate di qualità.
Addio amaro per Giorgio Chiellini che lascia la nazionale in uno dei momenti più tristi degli ultimi mesi e dopo il fallimento nelle qualificazioni ai Mondiali in Qatar.
Difficile trovare un lato positivo nella “finalissima” di Wembley, l’Argentina ha dimostrato di essere superiore sotto tutti i punti di vista vincendo i duelli in ogni zona del campo e rischiando più volte di rendere il passivo ancor più pesante.
Un tracollo clamoroso dopo la vittoria dell’Europeo ha portato l’Italia a perdere tutte le sue certezze toccando, ieri sera a Wembley sicuramente il punto più basso dell’ultimo anno.
La squadra è palesemente scarica, di testa e di gambe con un centrocampo che non riesce più a dare quell’intensità che ci aveva contraddistinto durante l’Europeo.
Segnano Lautaro, Di Maria e Paulo Dybala e la finalissima va ad un’Allbiceleste che ha dimostrato la sua netta superiorità.
Rialzarsi e riprendere il nostro cammino, il ct Roberto Mancini ha riconosciuto la netta superiorità degli avversari evidenziando un grande rammarico nel post partita e facendo un appello alla Serie A, non troppo incline nel lanciare giovani talenti.
Pesanti come non mai le assenze di Verratti e Insigne, fari della fase offensiva azzurra e punti di riferimento tecnico di tutte le impostazioni di gioco dell’Italia di Mancini.
L’Italia perde la finalissima e saluta Giorgio Chiellini, alla sua ultima partita con la nazionale, tra la delusione generale e nell’attesa di ritrovare quel dinamismo che da sempre contraddistingue la nostra nazionale.
Positivo il rientro di Leonardo Spinazzola a sinistra, il terzini giallorosso sarà uno dei punti di partenza per ricostruire un’Italia competitiva e vincente, all’altezza della nostra storia.
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