I contagi non sembrano volersi abbassare nel nostro Paese, e con oltre 22mila casi nella giornata di ieri, le varianti e gli ospedali sempre più pieni, il Governo pensa a nuove misure e restrizioni. La linea adottata dal nuovo premier Mario Draghi è quella di annunciare con anticipo le nuove misure rispetto alla loro entrata in vigore. Secondo quanto emerso, infatti, sembra difficile che eventuali decisioni prese in Consiglio dei ministri siano applicate già a partire dall’imminente fine settimana.
Inoltre, un’altra ipotesi al vaglio del Governo è quella di non applicare le misure attraverso un nuovo Dpcm, ma con un provvedimento di legge, approvato in tempi brevissimi, per garantire il totale coinvolgimento delle Camere. Tra le principali novità, come già visto nei giorni precedenti, ci sarebbe la soglia d’ingresso nella zona rossa che scatterebbe automaticamente al superamento dei 250 casi ogni 100mila abitanti. Inoltre, potrebbe arrivare la proroga al divieto di spostamento tra le Regioni, attualmente in vigore fino al prossimo 27 marzo.
Nella giornata di oggi, giovedì 11 marzo, il Governo dovrebbe convocare ancora una volta la cabina di regia. Questo per ripassare al vaglio tutte le ipotesi per provare a frenare la curva dei contagi che non sembra voler abbassarsi. Anche se l’ipotesi di un lockdown nazionale, come a marzo del 2020, sembra non essere attualmente presa in considerazione, il Governo pensa a nuove restrizioni molto simili a quelle utilizzate durante il periodo natalizio. Quindi, un inasprimento delle misure nel weekend, con zona rossa sabato e domenica, e misure più restrittive anche nel fine settimana di Pasqua.
Sulla nuova stretta ipotizzata in questi giorni dal Governo, però, non tutti sono favorevoli. Ad esempio, il ministro della Salute, Roberto Speranza, vorrebbe che le misure più restrittive entrino in vigore da subito in tutto il territorio nazionale e non solo nei fine settimane. “Abbiamo di fronte a noi settimane non semplici ma anche la fiducia di vaccini che finalmente sono disponibili: stiamo per superare la soglia di 6 milioni di somministrazioni effettuate” ha spiegato Speranza durante Accordi e Disaccordi su canale Nove.
Pd, M5S e LeU, invece, non vorrebbero che con queste misure più rigorose venissero ulteriormente penalizzati bar e ristoranti, già in forte affanno. Fratelli d’Italia, Lega e Italia Viva, invece, non sono d’accordo con il Governo quando si parla di misure nazionali generalizzate.
Proprio per questo motivo il Governo continua a lavorare per capire come risolvere al meglio la situazione. Oggi verranno rivalutati i dati e ci sarà un nuovo confronto con le Regioni. Draghi, infine, riunirà venerdì il Consiglio dei Ministri per decidere come procedere e quali misure attuare sul territorio italiano.
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