Un caso molto particolare è quello che si sta verificando ad alcuni passeggeri italiani negli aeroporti di tutta Europa. Sembra che non ci siano più soltanto i classici controlli, ma anche la richiesta di esibire un altro documento di identità.
Ai gate li giustificano come “casuali controlli”. Ma le testimonianze dei passeggeri che si sono trovati in questa situazione, aumentano di giorno in giorno.
Volare in Europa sembra la cosa più semplice, comune e facile di questo mondo. O forse non è più così. Da qualche tempo, infatti, sono molti i passeggeri che affermano di aver avuto dei controlli più specifici, oltre a quelli classici, sui loro documenti. Cosa sta succedendo?
Le compagnie di volo low cost stanno prendendo sempre più piede, anche a discapito delle grandi compagnie nazionali. Prezzi più accessibili, voli più convenienti…ma è sempre tutto rose e fiori? A quanto pare non più, specie se si è diretti nel Regno Unito. Gli assistenti di terra, infatti, stando alle testimonianze di alcuni passeggeri, ai gate chiedono di esibire un “secondo documento di identità”.
A pubblicare la vicenda è stato il quotidiano La Repubblica che, in con un video girato all’aeroporto di Barcellona da parte di una passeggera, ha dato testimonianza di ciò che sta succedendo. La passeggera, infatti, racconta della sua discussione con l’impiegata del volo Ryanair. Le chiede, infatti, oltre al passaporto italiano, anche un altro documento di identità, come seconda prova che entrambi i documenti siano sempre della stessa persona.
Il tutto prima che la passeggera possa salire sul suo volo diretta in Inghilterra, ad Edimburgo. Stupita di ciò, la passeggera chiede il motivo di questo, apparente, “doppio controllo dei documenti”. E l’impiegata le risponde con un lapidario: “Sono controlli casuali” che si fanno regolarmente.
Quanto c’è di vero in tutto questo? Lara (questo il nome della passeggera) si mostra contrariata a tutto ciò, perché sa perfettamente che non sono questi i controlli ufficiali e che, serve, solo il passaporto. Chiede ulteriori spiegazioni e la risposta che le viene data è secca: “Spesso i passaporti italiani sono falsi”.
Lara, allora, incalza confermando quindi che i controlli sono soltanto per gli italiani. Ma ciò che stupisce è la risposta dell’impiegata: controlli per francesi, greci ed italiani. La discussione fra la passeggera e l’impiegata continua fino a quando, sarà la stessa impiegata, stizzita a chiedere a Lara che, se vuol viaggiare, deve mostrare un altro documento che comprovi la sua identità.
È un caso isolato? A quanto pare no. Anche in Inghilterra sta succedendo lo stesso. Sempre come racconta il quotidiano La Repubblica, è testimonianza di una passeggera rumena questa volta, che si è vista richiedere il doppio documento e, anche, una prova fisica effettiva che risiedeva regolarmente in Inghilterra. Il tutto sempre prima di imbarcarsi con una compagnia low cost, questa volta Easyjet, da Palma di Maiorca a Bristol.
Casi fortuiti o qualcosa sta cambiando? E perché poi proprio solo dei controlli mirati a cittadini di determinati paesi europei? Si attende di capire cosa sta succedendo effettivamente.
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