È finita la fuga dei due presunti assassini di Giuseppe De Stefani, pensionato 62enne di Chiavenna (SO), ucciso, smembrato e dato alle fiamme in Thailandia. Nella giornata di domenica 28 gennaio la polizia locale aveva fermato Amaury Rigaux, 34enne francese, amante dell’ex compagna dell’italiano e suo presunto complice nel macabro omicidio. Il lunedì successivo è stata arrestata anche Rujira Iemlamani, l’ex convivente thailandese di 38 anni: la donna si era nascosta nella foresta vicino alla frontiera di Kamphaeng Phet-Tak dove è stata fermata. A indirizzare le forze dell’ordine sulle tracce del francese erano state le immagini delle telecamere a circuito chiuso di un bancomat da cui l’uomo aveva prelevato 10mila bath, circa 250 euro, dal conto di De Stefani.
Il corpo dell’italiano era stato ritrovato in un bosco della provincia di Phichit, a nord del Paese: la polizia era riuscito a identificarlo dal tatuaggio sulla gamba e dalla deposizione di un testimone che lo ha identificato. La Polizia ha seguito fin da principio la pista del delitto passionale ed era sulle tracce dell’ex convivente thailandese del pensionato, e del suo amante francese.
L’ipotesi più accreditata è che i due lo avrebbero ucciso e poi fatto a pezzi, mettendolo in una valigia per trasportarlo in un’area isolata del bosco dove avrebbero dato fuoco nel tentativo di cancellare le tracce: alla base del delitto ci sarebbe un movente passionale, oltre a litigi per questioni di soldi.
Il 62enne era residente a Chiavenna, era pensionato ed era vedovo da qualche anno, motivo per cui aveva deciso di seguire il figlio che aveva un’attività commerciale in Thailandia. Qui si era risposato ma si era separato e forse sarebbe proprio l’ex compagna la sua assassina. “Ritornava a Chiavenna un paio di volte all’anno, dove ancora vive sua figlia”, ha ricordato il sindaco, Luca Della Bitta.