Matteo Renzi aveva detto: “L’Italicum non si tocca” eppure il testo tornerà a settembre in Aula alla Camera, in calendario è infatti stata inserita una mozione presentata da Sinistra Italiana per modificare l’Italicum. “Il Parlamento, ben prima del pronunciamento della Corte Costituzionale, può intervenire sulla riforma approvata, eliminando quei palesi vizi di incostituzionalità che rendono la legge n.52 del 2015 una vera e propria controriforma elettorale destinata, a giudizio dei firmatari del presente atto di indirizzo, a provocare una nuova pronuncia di illegittimità da parte della Consulta” è quanto si legge nella premessa della mozione firmata dai deputati di Sinistra Italiana.
L’obiettivo è quello di “eliminare dalla nuova disciplina elettorale tutti gli evidenti profili di incostituzionalità”. L’Italiacum dunque torna in Parlamento con il ‘rischio’ di essere modificato.
Tra gli aspetti sotto esame: “la lesione dell’uguaglianza del voto e nella violazione del voto diretto date dall’enorme premio di maggioranza assegnato e la mancata previsione dei meccanismi idonei a consentire ai cittadini di incidere sull’elezione dei rappresentanti” in base a quanto si legge nella mozione, l’Italicum presenterebbe dunque degli aspetti del Porcellum già definito incostituzionale.
“Dopo il risultato deludente delle amministrative, con una maggioranza sempre meno controllabile e di fronte a sondaggi sempre più preoccupanti sull’esito del referendum di ottobre, Renzi comincia a perdere colpi. E a fare marcia indietro. È così che l’Italicum si riaffaccia alla Camera e ammicca a possibili modifiche…”. Così il deputato di Forza Italia Francesco Paolo Sisto commenta la calendarizzazione alla Camera della mozione di Si per riesaminare la legge elettorale.