L’Agenzia delle Entrate ha le idee abbastanza chiare in quanto sembra essere intenzionata a rivolgere ai cittadini un servizio sempre più digitale entro il 2025.
Ernesto Rossini, direttore dell’agenzia, ha afferma che questo è un percorso utile per fare in modo che il fisco sia molto più semplice per tutti.
Il fisco è pronto ad accogliere a braccia aperte delle novità che renderanno le operazioni molto più semplici.
Infatti, tra il 2023 e il 2025 verrà messo in atto il piano integrato di attività e organizzazione secondo il quale sarà prevista una digitalizzazione di servizi proprio come indica il piano nazionale di ripresa e resilienza.
Un progetto di cui afferma essere molto soddisfatto il direttore dell’agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, il quale durante un’intervista rilasciata a Il Messaggero, afferma che questo percorso ha uno scopo ben preciso, ossia quello di fare in modo che il fisco sia molto più semplice per tutti.
Infatti, attraverso la presenza di varie dichiarazioni tra cui IRPEF ed IVA già compilate , sarà semplificata la vita dei contribuenti.
Già nel mese di febbraio sarà rilasciata la dichiarazione dell’IVA precompilata, un documento che potrà essere scaricato da 2,3 milioni di soggetti.
Il passo successivo è quello che prevede l’adesione da parte dell’Agenzia delle Entrate a quella che è la piattaforma notifica digitale messa a disposizione da PagoPa.
Ogni impresa e cittadino avrà la possibilità di ricevere delle notifiche digitali oltre al fatto che potrà accedere all’atto notificato utilizzando i propri dispositivi.
Com’è possibile leggere sul Sole 24 Ore, lo scopo è quello di arrivare, poco alla volta, a superare il modello di pagamento F23 andando quindi ad ampliare un modello unico, ossia l’F24,un documento di oggi viene utilizzato per le conversione e per il pagamento di tributi.
Durante il 2023, l’Agenzia delle Entrate ha intenzione di sperimentare delle soluzioni digitali utili per portare a termine la consegna di delega a tutti gli intermediari fiscali.
La loro intenzione è quello di ampliare il numero di certificati che possono essere richiesti attraverso il servizio in rete.
Ci saranno delle modifiche anche per quando la registrazione di atti privati, a partire dalla locazione fino al comodato senza dimenticare i contratti preliminari di compravendita.
Anche questi ultimi infatti verranno resi digitalizzati. Insomma, è questo un grandissimo progetto per Ruffini il quale ha voluto ricordare che negli ultimi tempi molti sono stati molti i progressi fatti da parte dell’Agenzia: “Nel 2014, prima della digitalizzazione del fisco, l’evasione dei principali tributi gestiti dall’Agenzia (Irpef, Iva, Ires, Irap) era di 88 miliardi l’anno. Oggi siamo a 74 miliardi circa, il 15% in meno: è il dato più basso di sempre”
Infatti, nel 2014 l’evasione complessiva era pari a 39 miliardi mentre nel 2021 era scesa sotto i 100 miliardi “Di pari passo è salito anche il gettito legato al pagamento spontaneo delle imposte da parte dei cittadini”. In questo modo termina la sua dichiarazione Ruffini.
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