Per gli appassionati di Jane Austen, per gli studiosi e per tutti coloro che amano sbirciare dietro le quinte della letteratura, la casa editrice Jo March pubblica una vera e propria perla austeniana: Jane Austen. I luoghi e gli amici è l’edizione italiana di un emozionante diario di viaggio nei luoghi della scrittrice britannica, realizzato il secolo scorso dalle sorelle Hill, Constance ed Ellen.
Dal loro ardito vagabondare in quella che loro stesse definirono Austeland, nacque a inizio Novecento una biografia del tutto particolare, in cui la vita dell’autrice di Ragione e sentimento e Orgoglio e pregiudizio viene ripercorsa attraverso i luoghi della sua esistenza. Le due Janeites si misero infatti sulle tracce della loro eroina per ricavare ogni singola suggestione, racconto, emozione e confidenza possibile, in parte attingendo dal ricco patrimonio epistolare lasciato in vita dalla Austen, in parte muovendosi dentro le pagine del Memoir – la prima biografia ufficiale scritta dal nipote James Edward Austen-Leigh – ma soprattutto toccando con mano e visitando in prima persona le sale da ballo, le molte case che la accolsero, le canoniche, le distese di prati in cui era solita passeggiare, le botteghe che frequentava e i saloni in cui avvennero gli episodi cruciali della sua vita.
Così, incentivata dalla Jane Austen Society of Italy, la Jo March riporta in libreria questo piccolo tesoro che verrà di certo ampiamente apprezzato da tutte le Janeites d’Italia – e sono molte – oltre ad interessare critici, studiosi e appassionati, intenzionati magari a scoprire qualcosa di inedito in merito all’intera opera della scrittrice.
La biografia-guida (in cui i racconti letterari sono arricchiti da disegni che rendono meglio l’idea di quanto viene descritto) non può che partire da Steventon, luogo di nascita di Jane. Da lì, essa si snoda attraverso le tante località che furono in qualche modo legate alla sua vita: Bath – dove la famiglia Austen visse a lungo – Lyme, Southampton, Chawton – altra sede cruciale nella vita dell’autrice – Godmersham, e poi ovviamente Londra e Winchester, nella cui cattedrale è oggi amorevolmente custodita la sua tomba.
Nell’originale libro della Hill (Constance ne è autrice, Ellen ne curò invece le illustrazioni) emerge allora un ritratto di Jane Austen tanto umano quanto interessante: la donna che amava flirtare con i giovanotti senza mai cedere troppo alle passioni, la zia premurosa innamorata dei propri nipoti, la scrittrice meticolosa ma sempre un po’ nell’ombra, la casalinga che accudiva con affetto la casa, i familiari, i genitori, come pure la sorella devota, specialmente nei confronti di Cassandra, che fu per lei un vero e proprio pilastro fino agli ultimi giorni.
Ci ritroviamo insomma quasi per magia ad osservare Austeland attraverso gli occhi di Constance Hill come se davvero fossimo lì, guidati nell’immaginazione dal suo appassionato modo di descrivere i saloni da ballo e le confortevoli stanze in cui si era soliti prendere il tè, i cottage immersi nella fredda natura inglese e tutti quei piccoli dettagli da cui si presuppone Jane Austen abbia tratto ispirazione per le proprie ambientazioni. Più ancora dei luoghi, sono però i personaggi a fare di questa guida una vera e propria chiave di lettura insolita ed efficace per le opere della Austen: le sorelle Hill incontrarono infatti quante più persone possibile nel corso del loro viaggio, riuscendo a estrapolare descrizioni di uomini e donne, lettere segrete, testimonianze rubate, senza mai dimenticarsi di utilizzare la biografia del nipote Austen-Leigh come un vero e proprio faro-guida. Dunque, una lettura alternativa e di certo non scontata attraverso la quale sarà possibile gettare una luce diversa sulla vita, la figura e gli scritti di una scrittrice irrimediabilmente amata, da sempre e per sempre.
Informazioni utili: www.jomarch.eu.