L’attrice hollywoodiana Jane Fonda ospite a Che tempo che fa intervistata da Fabio Fazio su Rai 3 – è la prima volta che la star figlia di Henry Fonda mette piede nella televisione italiana. Un’intervista a tutto tondo quella andata in onda sul piccolo schermo ieri sera 18 gennaio 2015: dalla passione per il cinema a quella volta che fece commuovere suo padre, passando per l’attivismo sociale che la vede protagonista in prima linea contro la violenza sulle donne.
‘Sono diventata un’attivista prima di diventare femminista. E’ difficile essere femminista se si vive un rapporto che non è autentico, che non è reale. Non sono diventata una vera e propria femminista fino a quando non mi sono ritrovata ad essere single’. Nel corso dell’intervista ha poi ammesso di ritenere la violenza sulle donne ‘un’epidemia in tutto il mondo’ e che ‘dobbiamo fare qualche cosa’. ‘Io – ha aggiunto – sono davvero coinvolta e sto cercando di fare il possibile per fermare tutto questo’.
Sono anni che l’attrice è infatti impegnata nella lotta per il riconoscimento degli stessi diritti per uomo e donna: ‘Il femminismo non è una reliquia del passato. E’ il futuro, se vogliamo davvero risolvere questi problemi. Il femminismo deve diventare una realtà’ perché ‘non è matriarchia, non significa che le donne avranno il potere’, ma che ‘il femminismo è davvero la democrazia, vuol dire uguaglianza tra le donne e gli uomini, stesso potere, stesse opportunità’ – ha continuato.
Non è mancata durante l’intervista l’attenzione per il mondo dello spettacolo con la passione per il cinema e anni di onorata carriera. Come quella volta che nel film ‘Sul lago dorato’ fece commuovere il padre Henry Fonda perché lo stupì: ‘Improvvisai. A mio padre non piaceva niente che non fosse stato pianificato precedentemente, niente che non fosse stato provato. La mia scena nel film è la scena in cui vado a parlargli per dirgli sostanzialmente che voglio diventare sua amica’, ‘è stato il suo ultimo primo piano: gli ho toccato la mano e ho visto che davvero gli sono venute le lacrime agli occhi; ha piegato un attimo la testa, si è spostato e non sono neppure sicura che il pubblico che ha visto il film abbia capito cosa è successo in quel momento, ma per me ha significato tantissimo’.
Un ricordo molto personale di una carriera cinematografica per cui, confessa, il successo non riuscirà mai ad estirpare dubbi e paure: ‘Mi piace fare l’attrice? A volte. A volte invece mi spaventa. A volte mi sento una persona di poco talento. A volte penso che il regista dovrebbe mandarmi a casa e trovare qualcuno migliore’. Ma il mestiere di attrice è anche un’occasione per imparare due cose: l’importanza di rilassarsi per poter essere creativi e l’empatia per ‘entrare’ in qualcun altro – ha fatto sapere.
Infine, con la complicità delle domande del conduttore Fabio Fazio ha svelato quattro eventi concreti a cui tiene molto: la nascita del suo primo nipote (‘mia figlia ha avuto il bimbo a casa con una levatrice…è nato a pugno alzato); il suo secondo Oscar per ‘Tornando a casa’ (‘il film è stata un’idea mia, molto importante per me, un film sul Vietnam’); la scalata in Perù (‘Mi piace tantissimo scalare le montagne. Più alte sono e più sono felice. Quando sono arrivata a quasi tremila metri e ho dormito lì per cinque notti, ero felicissima’); quando ha capito di essere felice anche da sola: ‘avevo 62 anni, mi ero appena separata dal mio ex marito, al centro della stanza realizzai che non avevo paura di essere senza un uomo. Ho capito di poter stare da sola senza un uomo. Non avevo bisogno di un uomo per sentirmi una donna di valore’ – ha concluso.