[didascalia fornitore=”ansa”]La regista Jennifer Kent alla Mostra del Cinema di Venezia[/didascalia]
La regista australiana Jennifer Kent è stata pesantemente insultata alla Mostra del Cinema di Venezia. Dopo la proiezione per la stampa del suo film ‘The Nightingale’, qualcuno si è scagliata contro la Kent rivolgendole offese sessiste. L’autore del gesto ha poi confessato, si tratta di Sharif Meghdoud presente come accredito stampa della Shiva Produzioni, accredito che gli è poi stato ritirato e che ha poi costretto la testata a prendere le distanze dall’accaduto e a interrompere la collaborazione.
Jennifer Kent è l’unica regista donna presente alla Mostra del Cinema di Venezia. Nella giornata di ieri è stata proiettata in anteprima per la stampa la sua pellicola ‘The Nightingale’. Il film ambientato nella Tasmania del 1825, racconta di una ragazza irlandese stuprata a turno dai soldati inglesi, gli stessi che poi le uccidono la figlia neonata e il marito davanti agli occhi. La giovane, una volta scappata, si vendicherà delle mostruose violenze subite. Dopo la proiezione, i giornalisti hanno assistito a una scena raccapricciante, una voce maschile ha urlato rivolta alla regista: ‘Vergogna put***a, fai schifo’, Jennifer Kent ha reagito con eleganza agli insulti. ‘Ieri sera in Sala Darsena è avvenuto un fatto deplorevole per il quale La Biennale di Venezia ha provveduto all’immediato ritiro dell’accredito stampa del responsabile’, si legge sull’account Twitter della Biennale.
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‘È importante reagire con compassione e amore all’ignoranza. Si tratta di una storia che deve essere raccontata nel 2018. Essere l’unica donna regista non mi rende felice, mi piacerebbe avere altre sorelle registe qui. Il compito del cinema è riflettere il mondo, e certo il rapporto uomini/donne qui è squilibrato. Il tema è molto importante. Il mio film parla di rispetto delle donne che non sono il solo gruppo sociale sottorappresentato. È una strada lunga’, ha commentato la Kent dopo gli insulti che le sono stati rivolti in sala stampa.
Sharif Meghdoud ha poi confessato di essere l’autore del gesto. La Shiva Produzioni, la testata con cui era accredito, ha preso le distanze dall’accaduto e ha interrotto la collaborazione con Meghdoud.
‘Sono stato io l’uomo che ieri sera, alla proiezione stampa, ha gridato un insulto deplorevole alla regista una volta apparso il suo nome. Per evitare alla base qualunque tipo di speculazione su cosa abbia detto lo ripeto qua ‘Vergognati puu***a fai schifo’. Un rigurgito uscito da una bocca che non pensava ne a quello che diceva ne alle relative conseguenze. Di base non sono contrario ai fischi e insulti alle fine delle proiezioni ai festival ma il mio gesto di ieri sera è da condannare per la sua natura estremamente esplicita e offensiva. Vorrei innanzitutto chiedere scusa a tutte le persone che si sono sentite offese dal mio gesto, alla regista Jennifer Kent alla quale auguro una splendida carriera e alla Biennale di Venezia e i direttori Paolo Baratta e Alberto Barbera per la brutta figura che ho fatto fare a livello internazionale’, ha scritto Meghdoud su Facebook, il post non è più visibile perché l’account del regista è stato rimosso.
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