Aveva vinto una cifra consistente al Gratta e Vinci nel 2020 ma un suo parente gli aveva bloccato e impedito la possibilità di incassarli. Ora quella vincita di 300mila euro è stata restituita ad un clochard di Jesi, in provincia di Ancona.
Un sequestro revocato dalla Procura per permettergli l’inizio di una nuova vita, in condizioni decisamente migliori di quelle di adesso.
Jesi, la vincita restituita
Un suo parente gli aveva impedito di incassare la vincita ottenuta al Gratta e Vinci, ma lui non si è arreso. Tiziano, 63 anni, viveva in condizioni disagiate e quella vincita stava per cambiargli totalmente la vita ma qualcuno aveva deciso che quel denaro, regolarmente vinto, non doveva incassarlo.
Quei 300mila euro vinti a Jesi gli avevano permesso di abbandonare il semaforo a Jesi dove chiedeva l’elemosina. Lì era conosciuto come “l’uomo col cappello volante” e proprio lì aveva ricevuto quei 5€ che gli avevano permesso di acquistare un Gratta e Vinci, risultato poi essere quello vincente.
Proprio lì a Jesi, è dovuto tornare, come racconta il suo avvocato, perché un suo parente stava per impedirgli di incassare la vincita. Il parente stesso era convinto che Tiziano fosse stato circuito da terze persone. Per questo motivo, la Procura aveva posto sotto sequestro tutti gli assegni circolari nei quali la vincita stessa era stata convertita.
Un brutto colpo per l’uomo il quale pensava di aver cambiato vita definitivamente. Ma il suo avvocato, l’ex sindaco di Jesi, Polita, ha presentato ricorso a questo strambo provvedimento e l’ha vinto, permettendo così a Tiziano di non esser più un clochard, ma iniziandogli a dare una nuova vita grazie proprio alla vincita ottenuta.
Tiziano era tornato ad esser un clochard
Era il mese di settembre del 2020 quando era arrivato quel colpo di fortuna. Tiziano, da ex operaio quale era, aveva lasciato il lavoro a 7 anni dalla pensione per potersi dedicare a sua madre nell’accudirla, insieme al suo Tfr. Ma quando i soldi sono finiti, l’unica soluzione che gli era rimasta era quella di chiedere l’elemosina al semaforo per poter sopravvivere.
Poi quella vincita fortunata di 300mila euro che l’avrebbe potuto togliere dalla strada per sempre, ma che gli permette anche di far beneficenza alla Caritas che lo aveva aiutato. Fino all’arrivo di questo parente che, convinto che lui fosse stato circuito da terze persone, gli fa bloccare l’erogazione della vincita stessa.
Per questo motivo, Tiziano era stato costretto a tornare a quel semaforo, a chiedere l’elemosina agli automobilisti che si fermano all’incrocio. L’arrivo della decisione che il ricorso presentato dal suo avvocato è stato accolto, ha completamente cambiato, e questa volta per sempre, definitivamente la vita a Tiziano stesso, permettendogli così di abbandonare per sempre la vita del clochard e non tornare più a quel semaforo.
Una storia a lieto fine, ma anche di giustizia per un uomo che aveva vinto una cifra che aveva potuto permettergli di cambiare vita ma anche di ringraziare la Caritas che lo aveva aiutato e che poi, per un parente, era stata bloccata.