Foto Facebook
Dopo Lloret de Mar un altro episodio di cronaca nera arriva da una discoteca, questa volta italiana, il ‘Vanilla’ di Jesolo, nel Veneziano. Daniele Bariletti, 24 anni, è infatti in coma farmacologico all’ospedale di Mestre dopo un pestaggio subito la notte di Ferragosto nel locale. A quanto pare, la vittima sarebbe stata avvicinata da uno sconosciuto che gli avrebbe versato addosso una bevanda; dopo la reazione, Daniele è stato colpito con due pugni al volto.
Sono stati i genitori del ragazzo, in una lettera al ‘Corriere Veneto’, a rendere nota la vicenda. L’aggressore non è stato identificato. Gli amici di Daniele lo hanno accompagnato in ospedale, ma le sue condizioni sono risultate immediatamente molto serie, tanto da richiedere il coma farmacologico. Scrivono mamma e papà della vittima: “Come a Lloret de Mar”. Ricordiamo che qui un italiano è morto dopo essere stato colpito ripetutamente da un gruppo di tre ceceni. Nel caso di Jesolo, i genitori di Daniele Bariletti pongono in rilievo il fatto che il personale preposto alla sicurezza dei locali non riesce più a gestire le situazioni che si creano.
Daniele è originario di Pianiga. Secondo le testimonianze dei genitori, aveva prenotato con gli amici un privé nel locale. Verso le 3.30, un ragazzo descritto come “alto 1 metro e 90, tra i 24 e i 28 anni, biondo, occhi azzurri” sarebbe entrato nel privé provocando il 24enne, che era in compagnia della fidanzata. Alla reazione di Daniele, l’altro lo avrebbe colpito con diversi pugni al volto, facendolo finire a terra.
Sulla vicenda indaga la polizia. Al vaglio delle forze dell’ordine, ci sono versioni diverse fornite dalle persone presenti. Difficile dunque collegare tutti i tasselli. Su Facebook, pure il post di un amico di Daniele Bariletti: “Scrivo questo post nella speranza di identificare una persona che ha ridotto in fin di vita un mio carissimo amico. L’episodio è successo alla discoteca Vanilla di Jesolo la notte tra il 14 e il 15 agosto alle ore 3.30, giro la lettera di disperazione mista a rabbia e tanta speranza dei genitori di Daniele Bariletti. Grazie, aiutatemi e condividete il più possibile! Inutile dire che se questa persona si riconoscesse in quello che ha fatto, la invito ad andare alla prima caserma dei carabinieri”.
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