Avete presente i film di Fantascienza in cui venivano mostrati degli androidi molto simili alle persone reali, sia nell’aspetto che nelle azioni? Vi presentiamo, allora, Jia Jia, l’androide più realistico che sia stato inventato fino ad ora. Grazie ai passi da gigante compiuti ogni giorno dalla tecnologia, è davvero facile immaginare un mondo in cui i robot possano fare tutto ciò che noi umani facciamo quotidianamente e, a quanto pare, dall’Asia arriva un’altra dimostrazione di quanto all’innovazione non vi sia mai fine.
Chen Xiaoping, l’inventore cinese di questo ambizioso progetto, durante l’evento organizzato per la presentazione ufficiale, saluta Jia Jia che risponde prontamente con un “Si, mio padrone, cosa posso fare per Lei?“. Questa è solo una delle molteplici azioni che possono essere portate a termine dal robot più umano che esista: Jia Jia può, infatti, arrossire, muovere le labbra in sincronia con ciò che dice, mostrare micro espressioni facciali, apprendere le abitudini umane e perfino rimanere in piedi da sola o muoversi autonomamente.
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La schiera di appassionati della robotica l’ha già definitiva ” The Robot Goddess” ( La Dea Robot ) e spera che un prodotto talmente realistico, avanzato e avvenente ( Jia Jia ha infatti tutti i tratti tipici di una donna cinese giovane e bella) possa essere immesso al più presto sul mercato. Purtroppo, secondo molti esperti di robotica e secondo lo stesso Chen Xiaoping, col consenso di tutti i suoi colleghi della University of Science and Technology of China, “per quanto Jia Jia sia il robot umanoide più avanzato mai costruito, non potrà essere lanciata sul mercato se non tra qualche anno. Ci sono ancora dei problemi che dobbiamo risolvere e dobbiamo ancora renderla ‘adatta’ a qualsiasi utilizzo il pubblico voglia mai farne“. Non si sa ancora quanto Jia Jia potrebbe costare, ma, ovviamente, il prezzo non sarà dei più abbordabili.
Cosa dire di più? Davvero interessante il fatto che al mondo esistano scienziati in gradi di ricreare un’essere umano composto di parti robotiche, ma ancora più interessante sarà vedere, a lavoro completato, quanti appassionati di robotica potranno permettersi questo gingillo tecnologico.