Una deputata britannica laburista, Jo Cox, è stata accoltellata a morte dopo aver tenuto un incontro con gli elettori a Birstall, vicino Leeds, nello Yorkshire. La donna di 41 anni era madre di due figli. La Cox è stata ferita anche con colpi di arma da fuoco. Trasportata in eliambulanza all’ospedale di Leeds, è apparsa subito in gravi condizioni. Secondo una collega della Kox, Mara Eagle, l’assalitore avrebbe gridato “Britain First” – ovvero ‘Prima la Gran Bretagna’ – prima di colpire. I laburisti sono contrari alla Brexit, l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, e mancano ormai pochi giorni al referendum.
La deputata si trovava poco distante dalla biblioteca dove incontrava regolarmente i suoi elettori quando è stata avvicinata da un uomo che l’ha colpita con numerose coltellate e colpi d’arma da fuoco. La donna, rimasta a terra sanguinante, era stata immediatamente portata in ospedale in condizioni giudicate da subito critiche. In una conferenza stampa, la polizia ha spiegato che la deputata era stata dichiarata morta sul luogo dell’attacco, e che non è stato possibile rianimarla in ospedale.
Il luogo dell’aggressione è stato subito transennato. La polizia sta eseguendo le indagini anche per chiarire il movente. Un testimone ha raccontato che Jo Cox ha cercato di difendersi dal suo assalitore prima di essere gravemente colpita, mentre un altro uomo ha detto che l’aggressore aveva un cappello da baseball e che mentre la deputata cercava di tenerlo fermo avrebbe tirato fuori l’arma da fuoco. Hithem Ben Abdallah, presente durante l’accaduto, ha raccontato di aver visto un altro uomo che cercava di difendere Jo Kox cadere a terra colpito anche lui dall’assalitore. Intanto un uomo, un 52enne, è stato fermato e trattenuto in una stazione di polizia, mentre alcune armi sono state ritrovate sul posto.
Jo Cox si era laureata all’Oxfam ed era molto nota in Gran Bretagna per il suo impegno umanitario. Era strenua sostenitrice della campagna anti-Brexit e in passato si era occupata di temi come il conflitto siriano e l’immigrazione. Avrebbe compiuto 42 anni la settimana prossima: eletta per la prima volta nel 2015, era considerata una stella nascente del partito laburista, tanto da essere data come possibile candidata alla carica di primo ministro.
Thomas Mair, l’uomo di 52 anni arrestato per l’uccisione della deputata laburista britannica Jo Cox, era un sostenitore del gruppo neonazista National Alliance (NA) con sede negli Stati Uniti e aveva alle spalle una lunga storia di nazionalismo bianco. Lo sostiene il Southern Poverty Law Centre, organizzazione no-profit con sede negli Stati Uniti che monitora l’attività di oltre 1.600 gruppi d’odio ed estremisti attivi nel Paese, tra cui il Ku Klux Klan, il movimento neonazista e skinhead razzisti. “Secondo dati ottenuti dal Southern Poverty Law Centre (Splc), Mair era un sostenitore della National Alliance (NA), un tempo prima organizzazione neo-nazi negli Stati Uniti, per decenni“, scrive il gruppo sul suo sito, aggiungendo che “Mair nel 1999 aveva acquistato un manuale dall’NA in cui c’erano istruzioni su come costruire una pistola“.
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David Cameron, informato della tragica notizia si è detto molto preoccupato, mentre il leader del Labour britannico, Jeremi Corbyn ha dichiarato di essere ‘scioccato’. Boris Johnson, numero uno del fronte pro Brexit ha sospeso la sua campagna subito dopo aver ricevuto la notizia.
A poche ore dall’aggressione a Jo Cox, la candidata democratica alla Casa Bianca, Hillary Clinton, ha espresso il proprio cordoglio per la morte della deputata britannica laburista. Clinton si è detta inorridita dall’omicidio accaduto in Inghilterra e ha definito Cox un “astro nascente”. “È crudele e terribile che la sua vita sia stata interrotta da un atto violento di intolleranza politica“, ha affermato la ex segretaria di Stato Usa. “È fondamentale che Stati Uniti e Regno Unito, due delle più antiche e grandi democrazie al mondo, restino uniti contro l’odio e la violenza“.
Anche in Italia la notizia ha scioccato il mondo politico e l’opinione pubblica, tanto che è intervenuta Laura Boldrini a Voci del Mattino, Radio1 Rai: “La barbara uccisione della deputata laburista Jo Cox deve farci riflettere. C’è un clima del dibattito politico, in Gran Bretagna, in Usa ma anche in Italia, che è sempre più esasperato. Ritengo che questo modo di fare politica sia molto pericoloso, perché può indurre qualcuno che non ha grande equilibrio a fraintendere le modalità del confronto politico e mettere in atto comportamenti violenti. La situazione può sfuggire di mano, può finire fuori controllo“. La presidente della Camera dei Deputati ha poi proseguito “Per quanto riguarda l’Europa siamo a un punto di svolta. Dopo il referendum britannico del 23 giugno, comunque vada, nulla sarà come prima. Se la Gran Bretagna uscirà dall’Ue sarà la prima volta che accade una cosa del genere, per la prima volta verrà applicato l’articolo 50 del trattato di Lisbona, per la prima volta bisognerà attuare questa lunga procedura di uscita. Nei due o più anni necessari per questa procedura si creerà un clima di sfiducia verso le istituzioni europee, con il timore che altri Paesi seguano l’esempio britannico e con l’esposizione dell’euro a possibili azioni di speculazione finanziaria. Ma – ha osservato la presidente della Camera – anche se la Gran Bretagna rimarrà nell’Ue, verranno applicate quelle condizioni che sono state trattate con la Commissione europea, condizioni che per la prima volta intaccano principi fondamentali, come quello che tutti i lavoratori devono avere le stesse condizioni“.
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