Dopo due giorni dall’annuncio ufficiale, il ministero del Lavoro ha corretto i dati diffusi lo scorso martedì 25 agosto a proposito del numero dei contratti a tempo indeterminato che si sono registrati nei primi 7 mesi del 2015. E dunque, secondo le tabelle corrette, i contratti a tempo indeterminato in più che si sono registrati fino alla fine di luglio 2015 sono 327.758 e non 630.585 come comunicato in precedenza. Inoltre le cessazioni ammontano a 4.014.367 e non 2.622.171 come precedentemente annunciato.
LEGGI ANCHE>>>TUTTI I PUNTI DEL JOBS ACT DI RENZI
La cifra somma il saldo fra attivazioni e cessazioni (+117.498) e stabilizzazioni (210.260) come si legge nelle tabelle corrette. Dopo la figuraccia fatta, il ministero ha fatto sapere in una nota: ”E’ stata diffusa una tabella che dava conto delle attivazioni e cessazioni di contratti di lavoro di tutti i settori di attività, escluso il lavoro domestico e la pubblica amministrazione, nei primi sette mesi del 2015 in confronto allo stesso periodo del 2014. Purtroppo, un errore nei calcoli relativi alle diverse componenti ha prodotto valori non esatti”.
Oggi, qualora si debbano scegliere i fornitori di luce e gas, si hanno diverse possibilità…
Uno dei tanti problemi che caratterizzano la penisola italiana è proprio la questione lavorativa. L'Italia,…
Nel settore della ristorazione e hospitality, la gestione delle risorse umane rappresenta una sfida complessa…
Durante questa settimana le previsioni meteo relative alla penisola riportano un contesto di ampia instabilità,…
Ballando con le Stelle, il "regalo" di Milly Carlucci agli spettatori: cosa sta per accadere…
Nazia Shaheen, 51 anni, lo scorso dicembre è stata condannata all'ergastolo, dalla Corte di assise…