Joe Hart, inglese, classe 1987, più di 340 presenze con il Manchester City, è il nuovo portiere del Torino. Sembra incredibile ma alla fine Joe Hart e Urbano Cairo, presidente della società granata, rendono ancora affascinante il calciomercato che anche quest’estate è stato pieno di mercenarismo e poco, pochissimo amore verso la maglia che si indossa. Joe Hart è il primo portiere inglese dalla stagione 1929/1930, insomma da quando la Serie A è diventata a girone unico.
La causa principale che ha portato Hart al Torino è stata Pep Guardiola. L’allenatore spagnolo, ex Bayern Monaco e Barcellona, ha dato la maglia da titolare a Caballero, di fatto, e ha cercato insistentemente sul mercato un altro portiere, Claudio Bravo nello specifico, escludendo il capitano, la bandiera del Manchester City.
L’inglese, portiere della Nazionale, è un giocatore di buon talento e ciò che molti detrattori hanno sempre evidenziato è la sua facilità di distrazione, è questo il motivo per cui alterna parate incredibili ad errori grossolani ma parliamoci chiaro, Hart si pone nella Top 5 dei migliori portieri presenti in Italia ad oggi, poi la classifica sceglietela voi.
Il portiere della Nazionale inglese ha deciso di lasciare, forzatamente per colpa o merito, dipende dal punto di vista, di Guardiola, il Manchester City ma essendo anche la sua squadra del cuore, il ragazzo nato a Shrewsbury, ha deciso di non passare al Sunderland poiché non voleva giocare contro i suoi compagni, la sua società, i suoi tifosi, che comunque lo amano, e la sua città. Una scelta di cuore in un calciomercato fatto troppo spesso solo di soldi.
Sunderland no, Torino si. La trattativa in porto nella formula del prestito secco e Cairo pagherà solamente un milione di euro sui quattro totale che percepisce il giocatore a Manchester. Ha scelto una squadra dove sarà lontano dai riflettori inglesi visto che non giocherà le coppe ma che al tempo stesso ha le potenzialità per arrivarci: Belotti, Ljajic, Iago Falque, Baselli e lo stesso Hart.
Un inglese a Torino
Sembra il titolo di un film e in effetti pensando alle pochissime volte che è arrivato un inglese in Italia, il titolo calzerebbe a pennello. E’ il primo portiere inglese nell’era moderna, gli ultimi due sono stati James Spensley e Hoberlin Hood. Il primo è stato una bandiera del Genoa, parliamo di fine ‘800 e primi del ‘900, il secondo ha giocato poche partite con la maglia rossonera, sempre ad inizio ‘900.
Ma parliamoci chiaro, quanti sono stati gli inglesi che hanno partecipato al campionato di Serie A? Pochi, pochissimi, circa una decina, eccoli, in ordine sparso: Paul Gascoigne, Luther Blissett, David Platt, Ravel Morrison, Trevor Francis, Gordon Cowans, Paul Ince, David Beckham, Paul Rideout, Des Walker, Mark Hateley e Ray Wilkins. I ricordi delle loro prestazioni sono offuscati, nessuno, quasi, è rimasto davvero nella mente dei tifosi o degli addetti ai lavori, forse solo “Gazza”, Ince e David Beckham, quest’ultimo arrivato a fine carriera per puro marketing ma il suo gol su punizione è riuscito a farlo anche in Serie A.
E’ dunque fortissimo il fascino che c’è dietro questa operazione, sia perché Hart da uomo tutto d’un pezzo ha voluto rispettare il suo club ed ha preferito andare all’estero, sia perché un inglese a Torino potrebbe essere il prossimo film dei fratelli Vanzina.
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