Jovanotti è stato costretto ad annullare il concerto del 16 luglio a Ladispoli a causa delle proteste delle associazioni ambientaliste. Il cantante, che aveva annunciato poche settimane fa il ‘Jova Beach Party tour’, deve rinunciare a una delle tappe in programma, ma sono soprattutto i fan a dover arrendersi davanti al dietrofront degli ambientalisti.
Per il concerto a Ladispoli sulla spiaggia di Torre Flavia erano già stati venduti diecimila biglietti. I fan che hanno acquistato il ticket potranno usufruire del rimborso oppure utilizzare il biglietto per la nuova location. Le associazioni ambientaliste avevano inizialmente dato il loro assenso per poi fare un passo indietro a prevendita già avviata. La motivazione? Preservare l’area protetta e di nidificazione del fratino.
Lo stesso Jovanotti, che sul profilo Facebook ha comunicato la notizia, ha sottolineato come inizialmente fosse stato dato il consenso dagli enti preposti.
‘Mi dispiace per il disagio di coloro che hanno acquistato il biglietto per Ladispoli, ma ancora più mi dispiace che inizialmente sia stato dato un via libera alla vendita dei biglietti considerando la spiaggia scelta (ben lontana dall’area protetta e dall’area di nidificazione del fratino)’, ha scritto Jovanotti su Facebook.
L’artista si è dunque mostrato rammaricato e anche un pelo mortificato per chi si era precipitato ad acquistare il biglietto. ‘Io mi sono fidato perché era stata indicata e approvata da tutti come assolutamente idonea per il Jova Beach Party, da quegli stessi che poi si sono opposti (sono evidentemente gente un po’ leggera che segue logiche misteriose)’, si legge ancora sull’intervento di Lorenzo Cherubini.
Lo staff del cantante adesso deve trovare un’alternativa nella regione Lazio, probabilmente opterà per il litorale di Ostia o Santa Severa. Peccato che l’artista avesse particolarmente a cuore Ladispoli come si evince da quanto scritto sui social.
‘Io a Ladispoli ci andavo al mare da piccolo e ho ricordi bellissimi ma non ci abito per cui quando mi avevano detto che tutti gli organi preposti avevano dato l’ok, comprese le associazioni di tutela dell’area che è lì nei pressi, ero semplicemente contento e pronto a fare il mio lavoro, con il WWF a supervisionare il progetto dal punto di vista del rispetto dell’ambiente e della promozione dei comportamenti corretti. Quindi niente Ladispoli quest’estate, mi dispiace un sacco ragazzi, spero che in fretta mi possano dire dove porteremo la nostra festa in alternativa a quella di Ladispoli’, si legge in conclusione.
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