First Republic Bank non è più a rischio dopo che il JP Morgan l’ha acquistata.
Questo è ciò che è possibile leggere a seguito di un comunicato da parte dell’Autority di regolamentazione USA. JP Morgan otterrà tutti i 103,9 miliardi di depositi.
Ha avuto fine l’accordo per vendere la maggior parte degli asset di First Republic Bank verso Jp Morgan Chase & Co. Questo è ciò che ha comunicato l’Authority di regolamentazione Usa. JP Morgan otterrà ognuno dei 103,9 miliardi di dollari di depositi della First Republik andando ad acquisire gran parte dei 229,1 miliardi di attività.
Durante la notte è stata portata avanti una lunga trattativa così da trovare una soluzione a tutti i problemi che c’erano stati nelle ultime settimane all’interno della First Republic Bank. L’obiettivo che gli esperti si erano prefissati era quella di trovare una strada d’uscita prima che si aprissero i mercati azionari statunitensi di oggi all’interno di una settimana molto importante per il sistema finanziario. Infatti, martedì prossimo ci sarà una riunione con l’esecutivo della Federal Reserve mentre mercoledì Jerome Powell renderà pubblica la decisione sui tassi di interessi. Per il momento l’opzione più accreditata è quella di un rialzo di 0,25 punti percentuali.
In un comunicato, il dipartimento per la protezione finanziaria e l’innovazione della California, ha affermato che JP Morgan “si prenderà in carico, compresi quelli non assicurati, e sostanzialmente tutti i beni di First Republic Bank”. La Federal Deposit Insurance Corporation è stata quindi nominata come curatore fallimentare della banca che ha sede a San Francisco, una decisione presa dal regolatore californiano.
In base a ciò che spiega il Wsj il fallimento della First Republic Bank risulta essere il secondo fallimento bancario più grande della storia statunitense che è avvenuto durante gli ultimi due mesi. Nel comunicato dell’Autority di regolamentazione Usa si legge quindi che la Federal Deposit Insurance Corporation è entrata in possesso della First Republic Bank attraverso un accordo in cui sono stati venduti la maggior parte degli asset della banca alla JPMorgan Chase & Co.
Durante il primo trimestre dell’anno, la First Republic aveva confermato la fuga di 100 miliardi di dollari vedendo così sparire il 75% del valore nel mercato di Wall Street dallo scorso lunedì. Inoltre, l’8 marzo, ossia il giorno in cui la Silicon Valley iniziò la discesa verso il crollo, le azioni della First Republic avevano raggiunto un valore di 115 dollari. Dopo la chiusura di Wall Street di venerdì sera, il valore di ognuna di loro era arrivata a 3,51 dollari. Una discesa molto rapida che ha causato il crollo di una delle banche più importanti degli Stati Uniti, un istituto che è stato salvato nell’arco di pochi giorni.
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