La conferma è arrivata. Sarà JP Morgan, colosso finanziario statunitense, a finanziare la Superlega, una nuova competizione calcistica, fondata da 12 club europei. “Un portavoce di JP Morgan ha confermato in una e-mail il proprio coinvolgimento“, spiega l’agenzia stampa Reuters. Il possibile interessamento della banca statunitense era già trapelato nei mesi scorsi, ma soltanto oggi è arrivata la conferma ufficiale. Secondo quanto riferito, la JP Morgan sarebbe pronta a finanziare 3,5 miliardi di euro ai club fondatori, tra cui Inter, Juve e Milan. È previsto che altri top club europei aderiscano al progetto Superlega, per un numero massimo di 15 membri fondatori permanenti.
Nasce la Superlega: finanziamenti da oltre 10 miliardi di euro
“Il nuovo torneo annuale fornirà una crescita economica significativamente più elevata ed un supporto al calcio europeo tramite un impegno di lungo termine a versare dei contributi di solidarietà senza tetto massimo, che cresceranno in linea con i ricavi della lega“. Così si legge nel comunicato ufficiale diramato dai club fondatori, ovvero Milan, Arsenal, Atlético Madrid, Chelsea, Barcellona, Inter, Juventus, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham.
I contributi saranno sostanzialmente più alti di quelli generati dall’attuale competizione europea, tanto che si prevede supereranno i 10 miliardi di euro durante il periodo iniziale di impegno dei club. “Inoltre, il torneo sarà costruito su una base finanziaria sostenibile con tutti i Club Fondatori che aderiscono ad un quadro di spesa“, si legge nel comunicato stampa. In cambio del loro impegno, i Club Fondatori riceveranno un contributo pari a 3,5 miliardi di euro, a supporto dei loro piani d’investimento, “in infrastrutture e per bilanciare l’impatto della pandemia Covid-19“.
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Uefa e Fifa minacciano misure punitive contro i “dissidenti”
“Siamo preoccupati che la FIFA e la UEFA possano rispondere a questa lettera di invito cercando di prendere misure punitive per escludere qualsiasi club o giocatore partecipante dalle rispettive competizioni“, si legge nel comunicato. Contro l’iniziativa dei club “dissidenti”, si erano già espresse la Uefa, l’Eca e persino il premier britannico Boris Johnson, che aveva definito l’azione “molto dannosa per il calcio“. I 12 club fondatori avrebbero già in serbo una risposta legale alla minaccia per danni avanzata dalla Uefa. Infatti, secondo quanto riportato da Le Parisien, i club avrebbero inviato una lettera al presidente della Fifa, Gianni Infantino, e a quello dell’Uefa, Aleksander Ceferin, in cui li avvisano di aver depositato il loro dossier presso diversi tribunali.