I social network possono rivelarsi un’arma a doppio taglio, come ha imparato a sue spese Justine Mattera, ricattata su Facebook da un imbroglione che si spacciava per l’attore di film per adulti Franco Trentalance. Se da un lato la comunicazione telematica ha permesso un’impressionante evoluzione nei rapporti umani, dall’altro la facilità con cui si può dissimulare la propria identità su internet ha dato via libera a una serie interminabile di bufale, ricatti e raggiri. La ex moglie di Paolo Limiti è rimasta vittima di questo meccanismo, ma ha contribuito a scoprire l’inganno.
Tra il luglio e il novembre del 2012, Justine viene contattata da quello che sembra essere il noto attore e inizia con lui uno scambio di messaggi telematici inizialmente piuttosto credibili. Non passa molto prima che la messa in scena venga scoperta, rivelando che in realtà Justine Mattera è stata raggirata da uno sconosciuto appropriatosi illegalmente del nome di Franco Trentalance. Una volta scoperto il raggiro, il gestore del falso profilo minaccia di pubblicare le conversazioni, considerate compromettenti, a meno che la showgirl non continui a comunicare con lui. Il passo successivo è stata la denuncia del fatto alla polizia.
Dietro al falso profilo Facebook di Franco Trentalance si nascondeva Anthony Repici, un 25enne di Messina responsabile di una seconda truffa telematica, stavolta su Twitter ai danni del ciclista Filippo Pozzato. Questa ulteriore appropriazione di identità doveva servire a Repici per contattare, anche attraverso un apposito indirizzo mail, la scrittrice Irene Cao, autrice della trilogia erotica ‘Io ti guardo, Io ti sento, Io ti voglio‘. Una seconda denuncia è scattata, facendo salire il numero dei vip coinvolti nella vicenda a quattro, tutti costituitisi parti offese.
Il messinese Anthony Repici è difeso dal legale Fabio Ingrillì e sta attendendo di essere rimandato a giudizio dopo la fine delle indagini, come disposto dal pm di Milano Alessandro Gobbis. I capi d’imputazione potrebbero mettere davvero nei guai il 25enne, che fronteggia le accuse di sostituzione di persona e violenza privata nei confronti di Justine Mattera, Franco Trentalance, Filippo Pozzato e Irene Cao. Come reso noto nel corso delle ricerche sull’autore dei falsi profili, Repici aveva studiato a fondo tutti i gossip e i retroscena sui personaggi coinvolti, per rendere la propria messa in scena il più convincente possibile. I suoi sforzi non sono stati sufficienti e adesso la possibilità di andare a processo si fa sempre più plausibile.