Il 1 luglio scorso, sono scattati 18 arresti nel corso di un’inchiesta da cui emerge un legame tra la curva sud della Juventus e la ‘ndrangheta. Ora emergono nuovi particolari da una importante testimonianza che mette luce su un probabile retroscena di un giro di compravendita di biglietti da parte della criminalità organizzata.
Un’indagine che si intreccia anche con il suicidio di Raffaello Bucci uno dei nuovi capi del più importante gruppo ultras della Juve, i Drughi, che prima di morire era stato ascoltato anche in merito all’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata.
“Andiamo avanti! Eh abbiamo il benestare da tutte le parti e nessuno domani ci può dire a noi ‘che avete fatto?’… Andiamo avanti e non è detto che non ce la prendiamo noi, la curva, direttamente” così, nell’aprile 2013 Giuseppe Sgrò, Saverio Dominello e Marcello Antonino del clan di Rosarno viaggiano sull’auto di Sgrò e si compiacciono per l’accordo che è stato raggiunto.
La ‘Ndrangheta in base a quanto emerge sarebbe riuscita a conquistare dei posti in curva sud riservata agli ultras garantendosi il business del bagarinaggio.
La Testimonianza
A svelare il business della compravendita dei biglietti è la moglie di Andrea Puntoro leader del gruppo ultrà della Juventus. La donna avrebbe subito minacce da due soggetti vicini alla famiglia Belfiore, nella sua testimonianza emergerebbe un giro d’affari tra la criminalità organizzata e il fenomeno del bagarinaggio.
Secondo la testimonianza della donna ci sarebbe un legame con la Juventus: “Andrea prima del campionato gestisce una campagna abbonamenti. Gli danno i moduli da sottoscrivere e vogliono una certa cifra. Lui organizza una distribuzione di abbonamenti, facendoli sottoscrivere e facendoseli pagare con un sovrapprezzo. Li lascia per la maggior parte a chi ha sottoscritto, in più gestisce un pacchetto di abbonamenti che paga lui alla Juve. Compila i dati prendendoli da fotocopie di documenti e poi li usa di partita in partita per fare entrare persone a pagamento”. Andrea Puntoro è stato arrestato nel 2014 per un giro d’affari e droga. Il magistrato parla di “lucrosissimo mercato dei biglietti”.
Intanto, il club calcistico segue l’andamento dell’indagine e attraverso Luigi Chiappero, avvocato del club informa: “Dalla Juventus escono solo biglietti a pagamento nel rispetto delle procedure di vendita, e i funzionari addetti a queste incombenze sono persone di specchiata professionalità”.
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