Una stagione incredibile per la Juventus. Dopo solo 10 giornate di Campionato era data per spacciata e poi, quando ha deciso di fare sul serio, ha vinto 23 partite delle ultime 24 disputate e ha conquistato 70 punti su 72 disponibili, subendo solamente due reti nel girone di ritorno. Una squadra che domina in Italia ma vede il suo futuro in Europa.
Dal gol di Sansone su punizione nella partita di andata tra Sassuolo e Juventus, alla rete di Cuadrado, in spaccata, al termine del derby di Torino. La distanza tra le due partite è irrisoria, passarono solo 3 giorni, dal 28 ottobre al 31 ottobre. Quel giorno, nella Festa dei morti, la Juventus è rinata più forte, grintosa e convinta di prima.
Da quella sconfitta contro i neroverdi allenati da Eusebio Di Francesco, Massimiliano Allegri ha messo sull’attenti tutta la rosa e, parlando chiaro, ha chiesto disciplina, voglia e fame. I bianconeri, a partire dall’11° giornata, contro il Torino, non si sono più fermati: 23 vittorie in 24 giornate di Serie A disputate e 70 punti guadagnati su 72 disponibili. Solo il Bologna è riuscito a strappare un pareggio alla formazione bianconera (0-0 al Dall’Ara).
Nel girone di ritorno la Juventus ha subito solamente due gol (Belotti, Torino, e Alex, Milan). Il record appartiene al Milan nella stagione dello scudetto del 2010/2011, allenato, guarda un po’, da Massimiliano Allegri. I rossoneri, quell’anno, subirono solo 7 reti nel girone di ritorno. Se la Juventus continuasse cosi Allegri batterebbe se stesso e le prossime giornate, a parte con la Fiorentina, sono “abbastanza” tranquille (Carpi, Verona, Sampdoria).
Lo Juventus Stadium è un fortino inespugnabile. La Juventus, infatti, non perde punti dal 23 settembre contro il Frosinone. La rete del difensore Blanchard regalò il pareggio ai ciociari ma da quel match la squadra di Allegri ha incanalato una serie di 14 vittorie consecutive casalinghe. E pensare che qualcuno parlava già di scudetto al Napoli o alla Roma.
Quest’anno la Juventus ha addirittura lasciato un vantaggio, involontario, ai suoi avversari ma nessuno è stato capace di massimizzare gli errori dei bianconeri. La Juve ha in tasca il quinto titolo consecutivo ma il vero obiettivo è la Champions League: lo scorso anno in finale contro il Barcellona e quest’anno fuori a testa alta con il Bayer Monaco agli ottavi. Manca davvero poco per essere all’altezza dei top club europei. La prossima stagione sarà dedicata alla conquista della coppa dalle grande orecchie che, a Torino, manca dall’anno 1995/1996.
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