E’ il giorno che tutti i napoletani hanno segnato sul calendario da quando Gonzalo Higuain ha firmato per la Juventus. Si gioca Juve-Napoli, allo Stadium; anche se la trasferta è vietata ai tifosi partenopei, l’attesa è tanta. Il bomber argentino per la prima volta in campo contro gli ex compagni, che sicuramente non gli stenderanno tappeti rossi davanti alla porta di Reina. E’ anche la sfida tra la prima in classifica e le terza, che ha la possibilità – vincendo – di arrampicarsi fino a -1 dai campioni d’Italia.
Quel gol di Zaza all’88’
Se i precedenti tra le due squadre sono tanti, quello più recente è quello della stagione passata. Il Napoli di Maurizio Sarri arriva in Piemonte con il primato in classifica e con Higuain dalla sua parte. Si gioca le sue carte, forse accontentandosi un po’ troppo dello 0-0 fino al minuto 88′, quando Simone Zaza – passato quest’anno al West Ham – infila all’improvviso, e grazie a una deviazione, il portiere spagnolo. E’ il sorpasso in classifica. La Juve volerà a vincere lo scudetto, il Napoli rischierà addirittura di perdere il secondo posto, che poi invece conserverà.
Higuain contro il passato
E’ la sfida di Gonzalo Higuain, non si scappa. A secco da diverse partite, il Pipita ha promesso una doppietta contro gli ex compagni. Un po’ nervoso negli ultimi incontri, probabilmente proprio a causa dall’astinenza da gol o forse per l’avvicinarsi della sfida, guiderà domani sera i bianconeri a caccia di un altro successo. Dall’altra parte, non ci sarà il suo successore – Arkadiusz Milik – a causa dell’infortunio riportato con la Nazionale polacca.
In estate, dopo il sì da 90 milioni ad Allegri, i tifosi del Napoli hanno a lungo augurato al loro ex beniamino di trovare poca fortuna a Torino. Tra insulti e speranze di gravi infortuni, ora se lo ritrovano di fronte. E ricordano un precedente illustre, il ‘core ingrato’ Altafini, che spezzò le speranze di titolo di un altro Napoli tanti anni fa. Segnando con la maglia della Juve.
Gli scontri diretti, il tallone d’Allegri
La Juve deve vincere domani. E non solo perché gioca in casa, neanche perché rischia di venire affiancata o superata dalla Roma. Ma perché deve scacciare le streghe degli scontri diretti. Su tre disputati finora, infatti, ne ha vinto solo uno – alla prima contro la Fiorentina, con gol decisivo proprio di Higuain – per poi perdere due volte di misura a San Siro con Inter e Milan. Denotando un gioco involuto entrambe le volte (in particolare contro i nerazzurri).
Il tallone d’Allegri, insomma. Chiamiamolo pure così. Dalla sua, il tecnico toscano ha i precedenti: solitamente è proprio in questo periodo che le sue squadre entrano in condizione. Quest’anno, poi, anche la partenza è stata buona. Se non altro a livello di risultati. C’è ottimismo, insomma, a Vinovo. E pure tutta la pressione psicologica di chi è obbligato a fare tre punti.
Sarri e i piccoletti
Contro la BBC, Sarri sguinzaglia i suoi piccoletti. Per necessità – infortunio di Milik e squalifica di Gabbiadini – il Napoli piomba allo Stadium senza un centravanti. Insigne, Mertens e Callejon, però, possono mettere in difficoltà la difesa bianconera proprio dal basso della loro altezza. Sono veloci e imprevedibili. Se la Signora si dovesse scoprire troppo, rischierebbe l’uno contro uno dietro. E Bonucci, Barzagli e Chiellini non sono sicuramente fulmini di guerra. A meno che Allegri non si inventi qualcosa, come contro la Sampdoria, con Dani Alves tra i tre dietro.
I protagonisti sono gli assenti
I veri protagonisti della super sfida di domani sera sono gli assenti. Da una parte Paulo Dybala, dall’altra Arkadiusz Milik. Ma non solo: la Juve schiera sul tavolo pure Marko Pjaca, il Napoli risponde con Manolo Gabbiadini. C’è poi Patrice Evra, fermato ai box dopo la Sampdoria, e c’è Raul Albiol.
Mai come in questo caso, gli assenti avranno ragione e non torto. Perché con le due squadre al completo, sarebbe stata sicuramente un’altra partita. Così, invece, Allegri lancerà di nuovo la coppia pesante HM, con Mandzukic che ha ritrovato il gol contro i blucerchiati dopo 763′. Dovrà gioco forza spingere sugli esterni e crossare, crossare. Sarri, invece, senza Milik e Gabbia, punterà ancora una volta su Mertens ‘falso nueve’ e sui tagli dei due attaccanti larghi.
Allegri vs Sarri: ancora voi
Allegri contro Sarri, come l’anno scorso. Quando finì pari (2-1 per i partenopei al San Paolo, il già ricordato 1-0 per la Juve al ritorno). Questa volta, si comincia da Torino. La sfida è delicata e non decisiva, ma i due allenatori si giocano molto. Perdendo, gli azzurri finirebbero a -7, vincendo andrebbero a -1. Difficile vedere la Juve arrembante come nei primi minuti contro la Sampdoria. Allegri non vorrà rischiare le ripartenze. Sarà probabilmente un match bloccato. Ma chi farà la prima mossa, potrebbe avere ragione.
L’uomo in giacca – Allegri – contro quello in tuta – Sarri. Uno che è capace di stare tranquillo per quasi tutta la partita, urlacci a parte – ma che quando perde la pazienza diventa Hulk e butta a terra la giacca (vedi Carpi l’anno passato); l’altro che in partita pare quasi una sfinge, ma ogni tanto gli prendono i cinque minuti e gli arbitri non gradiscono. Per certi versi simili, di carattere. Non in campo, dove mettono a confronto due filosofie diverse. C’è chi dice che il Napoli giochi il miglior calcio d’Italia, c’è chi preferisce vincere (Allegri dixit).
Le probabili formazioni
Ecco come dovrebbero schierarsi in campo le due squadre domani sera alle 20.45:
Juventus (3-5-2): Buffon, Chiellini, Bonucci, Barzagli; Cuadrado, Khedira, Marchisio, Pjanic; Mandzukic, Higuain.
Napoli: (4-3-3): Reina, Hysaj, Koulibaly, Maksimovic, Ghoulam; Hamsik, Allan, Jorginho; Mertens, Insigne, Callejon.
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