Così non va. La voce del capitano, Gigi Buffon, è bella forte nello spogliatoio della Juventus. Una sfuriata degna di un leader, un po’ come successo l’anno scorso dopo lo 0-1 di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Sperando che gli effetti siano gli stessi. Ma anche una sfuriata che fa discutere, non solo gli juventini, ma pure gli eterni complottisti. “In Italia le squadre si scansano, in Europa no”, questo il succo del discorso di SuperGigi.
Attenzione, un discorso fatto alla squadra dopo la vittoria per 2-1 contro il Napoli, non dopo il pari in Champions League. Dunque, contro i francesi i compagni del portiere avrebbero dimostrato di non aver recepito. “Ragazzi, così non si va da nessuna parte. In Italia vinciamo perché gli altri si scansano, in Europa non succede e non succederà”. Nostradamus Buffon ci aveva visto giusto, insomma. Forse aveva colto, pur nell’euforia del successo contro i partenopei, un clima non ideale. O forse aveva semplicemente annotato che il gioco aveva stentato pure contro Sarri.
Duro con Barzagli e compagni Gigi: “In Italia le uniche due squadre che non si sono scansate ci hanno battuto. Serve più personalità, più grinta, più voglia di aiutarsi, altrimenti ci complicheremo la vita in campionato e soffriremo in Champions”. L’1-1 dello Stadium contro il Lione ha prodotto proprio questo: per il primo posto nel girone, adesso, bisogna andare a vincere a Siviglia. Una situazione che ricorda quella dell’anno scorso, con il secondo posto che poi ha fatto sì che Madama trovasse il Bayern Monaco agli ottavi.
A quanto scrive La Gazzetta dello Sport, le parole di Buffon hanno fatto riflettere i più giovani e hanno trovato d’accordo i senatori. A parole. In campo, mercoledì sera, pur partendo con il vantaggio del rigore di Higuain, la squadra ha gradatamente perso coesione, finendo per favorire gli avversari. Rimandando la qualificazione, pure. Le parole del capitano stanno a dimostrare che pure all’interno dello spogliatoio c’è la netta sensazione che le cose non vadano, nonostante il primato in serie A e gli ottavi di Champions a un passo.
Chi e cosa stanno rovinando i piani della Juventus, che doveva essere una corazzata dopo la faraonica campagna acquisti? Gli infortuni ci stanno mettendo del loro (vedi Bonucci, che si aggiunge a Chiellini, in vista di Verona), Allegri non ha trovato la quadra a centrocampo, dove il faro Miralem Pjanic gira spaesato; in attacco, con Dybala fuori gioco – la Società si è molto arrabbiata per il comportamento dell’argentino, che si è messo a giocare a basket invece di affrontare la prevista seduta di fisioterapia (ed è stato puntualmente pizzicato da Allegri) – la coppia pesante Mandzukic – Higuain conferma che dar via pure Zaza, in estate, non è stata una gran mossa.
Ce n’è per dare speranze agli avversari di Madama. Pure in Italia. A forza di vedere scricchiolii dentro la Juve, qualcuno penserà bene di smetterla di scansarsi. E il sesto scudetto consecutivo potrebbe diventare utopia. Senza contare che la Champions è obiettivo chiaro quest’anno e se Allegri dovesse fare poca strada, a fine anno potrebbe dover salutare. E forse si chiuderebbe definitivamente un ciclo a Vinovo.
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