La Juventus, dopo cinque scudetti consecutivi, ha ancora fame di vittorie ed è ancora la regina indiscussa del mercato sino a questo momento. Dopo gli acquisti di Mirale Pjanic e Dani Alves sono molto calde le piste che portano a Benatia, sembra che manchi solo la firma, a Sanchez o Cavani per rimpiazzare Morata e altri colpi. Ma le altre squadre cosa fanno, stanno solo a guardare? Il pensiero dei presidenti è: perché investire tanto se poi al massimo arrivo secondo.
La gente mormora, si sa, ed il pensiero più comune che sta dilagando nei bar sport, tra i tifosi, è “perché le altre squadre non stanno investendo come invece sta facendo la Juventus che, a margine, non avrebbe nemmeno cosi bisogno?
La risposta è complessa e non è univoca, ossia non c’è solo una risposta esatta. La Juventus ha più fatturato di tutte le altre squadre della Serie A e come vie avevamo mostrato in un articolo di ormai qualche mese fa è tra le 10 società di calcio più ricche del pianeta e questo è un fattore da non sottovalutare. Inoltre, è vincente. E’ 5 anni che vince lo scudetto e due anni fa riuscì ad arrivare in finale di Champions League, ciò significa più introiti e più fascino a livello internazionale, molti giocatori sono attratti dalla “Vecchia Signora” che ha la sua storia ma le rughe la rendono solo più affascinante ed elegante. E’ anche per questo che Dani Alves ha accettato di vestire la maglia bianconera.
Se consideriamo anche che Marotta e Paratici sono riusciti a strappare Pjanic alla Roma e Benatia è in dirittura d’arrivo e, inoltre, si sta valutando un dopo Morata che garantisca grande qualità anche in Europa e i nomi caldi sono Alexis Sanchez e Edinson Cavani, entrambi ex giocatori della Serie A, con un pedigree europeo molto interessante, bé allora la domanda sorge spontanea, perché una società dovrebbe investire e spendere soldi se tanto il massimo a cui può aspirare è un secondo posto?
La domanda è sicuramente lecita e il tifoso si pone ambedue le questioni, ossia “Perché la mia squadra non investe come la Juventus?” e “Che senso ha investire se arrivi al massimo secondo?”. Ma, va chiarito, che nello sport, nel calcio, ma in qualsiasi disciplina, ogni giocatore, ogni atleta, quando scende in campo lo fa solo ed esclusivamente per vincere dando il massimo ad ogni partita. E’ lo sport, è la mentalità di ogni sportivo, calciatori compresi. Non tutti, mi direte, può darsi ma la percentuale di coloro che scendono in campo per altri motivi è misera e questa piccola cerchia non andrà mai da nessuna parte. I campioni sono tali perché sono i più attenti, i più allenati, quasi maniacali.
L’esempio lo abbiamo avuto per mesi sotto gli occhi e si chiama Leicester City di Claudio Ranieri. In un campionato dove comandano da anni i top club come Manchester United, Chelsea, Arsenal, Liverpool, Manchester City che investono centinaia di milioni di euro ogni stagione per acquistare i “migliori”, si presume, giocatori del mondo, il “piccolo” Leicester City ha vinto la Premier League. Perché? Tra le motivazioni c’è anche che ogni giocatore scende in campo solo ed esclusivamente per cercare di vincere. Non per altro.
E allora la risposta alla prima domanda è: la Juventus attrae molto di più, in questo contesto storico soprattutto, delle altre squadre. Il Milan, ad esempio, ha grande fascino a livello mondiale ma non facendo le coppe europee non può ambire ad acquistare giocatori del calibro di Dani Alves, Pjanic oppure Benatia. Inter, Milan, Roma e Napoli devono cercare di fare un mercato intelligente e soprattutto non “nominativo”, cioè non alla ricerca del nome altisonante come la Juventus stessa può anche permettersi o come fino a qualche anno fa faceva il Milan, ma devono fare un mercato “funzionale” alle strategie della società e al gioco dell’allenatore.
Rispondendo, invece, alla seconda domanda da “Bar Sport”, ogni squadra, ad inizio campionato, si prefigge degli obiettivi e cerca di rispettarli, è naturale che l’Empoli non punti ad Agosto a vincere lo scudetto, nemmeno il Leicester si era prefissata tale obiettivo, ma poi ogni giornata, quando scendi in campo, lotti, corri, sudi e giochi solo per il bottino più grande, ossia quello di vincere. Non c’è nient’altro che conta e la Juventus, in questo, ne sa qualcosa grazie anche a Giampiero Boniperti che disse “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”.
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