Anche due funzionari tra le 25 vittime dell’attentato a Kabul. Un Kamikaze ha tentato di farsi esplodere davanti all’ambasciata russa.
Secondo la polizia afghana, il kamikaze avrebbe cercato di raggiungere il suo obiettivo, davanti l’ambasciata russa, per poi farsi esplodere. Almeno 25 le vittime dell’attentato a Kabul; morti due funzionari dell’ambasciata. La reazione del Cremlino: “Assolutamente inaccettabile”.
L’attentato è avvenuto davanti all’ambasciata russa, a Kabul. Un diplomatico russo stava per annunciare i nomi dei richiedenti del visto, quando un uomo in fila ha tentato di farsi esplodere.
Lo riferisce Ria Novosti, agenzia russa, che ha parlato anche di 10 potenziali vittime, ancora in fase di accertamento. Sarebbero 25 i morti, secondo l’agenzia TASS invece – che ha citato Al Jazeera, che ha parlato anche di due funzionari dell’ambasciata russa rimasti uccisi durante l’attacco kamikaze.
Tutte le vittime e i feriti, da quanto si apprende, oltre ai due funzionari dell’ambasciata, sarebbero dunque passanti o civili, in fila sempre per ricevere il visto.
Da quanto emerso dalla ricostruzione degli agenti locali di sicurezza, davanti l’ambasciata, pare che l’attentatore stesse facendo la fila per il visto. Una volta individuato il suo obiettivo si è lanciato tra la folla per raggiungerlo. Gli agenti, una volta individuato il kamikaze, hanno sparato abbattendolo prima di arrivare al suo obiettivo, ma innescando accidentalmente gli esplosivi.
Dichiarazioni ufficiali intanto sono arrivate anche da parte del Cremlino. Il portavoce Dmitry Peskov ha dichiarato che si tratta di attentato terroristico, assolutamente “inaccettabile“, e che le forze sul campo stanno cercando di raccogliere le informazioni necessarie alla scoperta delle reali dinamiche dell’attentato.
Non il primo episodio di questo tipo a Kabul, nel quartiere Darul Aman, mentre non vi è stata al momento alcuna rivendicazione, dopo l’attentato.
L’uomo, ucciso dagli agenti sul posto, si era gettato verso il cancello per farsi esplodere prima di essere fermato dagli spari, ma il suo obiettivo pare non sia stato quello di uccidere civili.
Il ministro degli Esteri russo ha confermato che verranno adottate delle misure per rafforzare la sicurezza nella struttura e all’esterno del perimetro. Parole di condanna quelle di Serghei Lavrov, così come quelle dell’Onu, che ha sollecitato le autorità del luogo a prendere misure urgenti per la sicurezza. La rappresentazione diplomatica infatti, non più essere minata da tali atti, si legge in un comunicato arrivato su Twitter.
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