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Categories: Spettacoli

Kaligola al Festival di Sanremo 2015 con ‘Oltre il giardino’: intervista

Kaligola, all’anagrafe Gabriele Rosciglione, è in gara al Festival di Sanremo 2015 tra le Nuove Proposte con la canzone Oltre il giardino, di cui è anche autore. Segni particolari? Ha soli diciassette anni, questo fa di lui il più giovane concorrente della sessantacinquesima edizione del Festival della Canzone Italiana e anche la mascotte del gruppo dei Giovani. Dopo il salto l’intervista di NanoPress a Kaligola.

Preferisci essere chiamato Gabriele o Kaligola?

E’ uguale, vanno bene tutti e due: ormai sono abituato.

Sei l’artista più giovane in gara: come ti senti?

A me non crea nessun problema il fatto di essere più piccolo, anzi, mi dà più carica. Quando ho fatto le prime prove a Roma con l’orchestra mi sono emozionato davvero tanto perché sentire i musicisti che suonano il tuo brano è una cosa che colpisce, che stranisce soprattutto.

Che rapporto hai con le altre Nuove Proposte?

Sono la mascotte, sono tutti abbastanza affettuosi con me.

Si respira una bella atmosfera?

Sì.

Sei il più giovane, ma porti in gara un testo molto profondo. Perché hai deciso di raccontare questa storia?

La canzone è nata sull’autobus, quando ho iniziato a incontrare spesso una persona: era un signore sulla quarantina, viveva in un suo mondo, sempre spensierato; andava non so dove, ma era felice, a differenza degl altri passeggeri tristi e cupi; era diverso e mi ha dato l’ispirazione per questa canzone anche se la storia è diventata molto più triste di quello che immagino sia la sua vita. Ho pensto di raccontare questo perché nessuno sa mai cos c’è dietro la vita delle altre persone. La canzone parla di un uomo emarginato di cui nessuno, però, conosce la vera storia.

Sei un rapper, l’anno scorso ha vinto Rocco Hunt, stavolta potrebbe toccare a te?

Spero di vincere, chi non lo spera, l’obiettivo è quello! Però, visto che l’anno scorso se ha vinto un rapper, è improbabile che vinca anche stavolta. Penso che non sia il genere a decretare la vittoria, ma la canzone. Spero di riuscire a fare una buona impressione e a dare delle belle emozioni.

Sei stato notato con ‘Ego sum Kaligola’. Ci racconti com’è andata?

E’ stato il primo video che ho lanciato. Avevo già iniziato a scrivere qualcosa, ma era la mia prima vera canzone. Avevo già scelto di chiamarmi Kaligola e quella è la canzone con cui ho deciso di presentarmi, chiarendo il motivo per cui avevo scelto questo nome. Il media e il web si sono accorti di me perché sono stati colpiti dalle citazioni in latino.

Perché hai scelto Kaligola come nome d’arte?

Perché era un personaggio molto particolare, mi è sempre interessato moltissimo. Quando ho cominciato a studiarlo, mi ha colpito da subito per il fatto che è un personaggio di cui si sa molto poco, il suo impero è durato dal 37 al 41 d.c., pochi anni in cui, però, ha provato a fare delle cose pazzesche: ha abbassato le tasse, ad esempio, e mi è stato subito simpatico.

Sei un rapper particolare perché ami anche la poesia, la musica e le citazioni in latino. Una personalità interessante.

Credo che la poesia e la letteratura piaccia anche agli altri rapper, dalla poesia si può attingere molto per la cultura rap, hanno molti punti di contatto.

Eri consapevole delle potenzialità del web?

In realtà è capitato per caso: ho fatto le riprese con i miei amici nel quartiere in cui vivo. Il video è amatoriale, non mi aspettavo nulla, l’ho fatto per gioco. Sono andato anche davanti al Colosseo e ho chiesto a un centurione di fare due riprese, ma era solo per divertimento.

Questo video, però, ti ha portato all’Ariston, è da lì che è iniziato tutto.

Beh, sì, è partito tutto da lì.

Frequenti il quarto anno del liceo scientifico, cosa dicono professori e compagni?

All’inizio i professori non lo sapevano, l’hanno scoperto solo qualche settimana fa; i miei amici, invece, sono contenti, sono sempre partecipi, ci sono in quasi tutti i miei video: hanno fatto le comparse, le riprese, mi hanno sempre dato una mano, mi hanno sempre sostenuto e ci divertiamo insieme.

Alice Penzavalli

Alice Penzavalli è stata una redattrice interna di Nanopress fino al 2018. Si è occupata di spettacoli, televisione, cultura, celebrities del grande e piccolo schermo.

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