Kazuo Ishiguro: quali sono i libri migliori dello scrittore che ha vinto il Nobel per la Letteratura 2017? Nato in Giappone ma vissuto fin da piccolissimo in Inghilterra, dove attualmente risiede, Ishiguro è noto ai più per il romanzo Quel che resta del giorno, che oltre ad aver ispirato l’omonimo film del ’93 di James Ivory, è considerato da molti il suo capolavoro. Ma il visionario scrittore britannico ha all’attivo diversi romanzi, dall’esordio in narrativa nel 1982 con Un pallido orizzonte di collina, all’ultimo, in ordine di tempo, Il gigante sepolto. Ma ecco, un po’ più da vicino, i libri migliori di Kazuo Ishiguro.
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La nostra breve rassegna dei libri migliori (e senza dubbio famosi) di Kazuo Ishiguro, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura 2017, non può non iniziare con il suo romanzo più celebre, Quel che resta del giorno, pubblicato in versione originale nell’89 e diventato film qualche anno dopo. La storia, scritta sotto forma di diario, è narrata dal punto di vista del maggiordomo Mr. Stevens (Antony Hopkins nel film) che, su proposta del suo datore di lavoro lord Darlington si mette in viaggio per far visita a miss Kenton, governante, tempo prima, a Darlington Hall. Ciò che era iniziato come un viaggio diventa una sorta di intima esplorazione, che spinge Stevens a riflettere sul suo passato e al lavoro svolto presso un uomo moralmente discutibile. Si può, a questo punto, ricominciare da capo?
[npleggi id=”https://www.nanopress.it/cultura/2017/10/05/premio-nobel-per-la-letteratura-2017/184799/” testo=”Kazuo Ishiguro vince il Nobel per la Letteratura 2017″]
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Più ‘vecchio’ di qualche anno – è stato pubblicato nel 1986 – Un artista del mondo fluttuante è il secondo romanzo pubblicato da Kazuo Ishiguro. Sicuramente tra i suoi libri migliori, è ambientato in Giappone all’indomani del secondo conflitto mondiale, quando Masuji Ono, anziano pittore un tempo famoso, ripensa alla sua vita e a come l’ha vissuta. Pur talentuoso ed appassionato, Ono si piegò ai doveri verso la patria, legandosi al nazionalismo nascente a discapito del suo amore per l’arte. Per ritrovarsi, alla fine della guerra, a riflettere sul suo passato, sulla sua reputazione e a ciò che i suoi comportamenti hanno generato.
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Never let me go (uscito in Italia con il titolo Non lasciarmi) è un romanzo del 2005 ambientato in un presente distopico e raccontato dalla protagonista Kathy sotto forma di flashback. La ragazzina vive in un collegio inglese isolato dal mondo esterno e in questo ambiente, apparentemente sereno, cresce con due bambini, Tommy e Ruth. Mentre la loro vita è gestita da un’autorità superiore nascosta, i tre studiano arte, musica e letteratura, ma cominciano a porsi delle domande quando scorgono strani atteggiamenti da parte dei loro tutori, in particolare della responsabile del collegio, la misteriosa Madame. Qual è il futuro che li attende?
[npleggi id=”https://www.nanopress.it/cultura/2017/10/05/non-lasciarmi-le-frasi-piu-belle-del-libro-capolavoro-di-kazuo-ishiguro/186947/” testo=”Le frasi più belle di Non lasciarmi, il libro di Kazuo Hishiguro”]
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Tra i libri migliori di Kazuo Ishiguro, vincitore del Nobel per la Letteratura 2017, vale la pena inserire anche questo volume, uscito in versione originale nel 2009 e pubblicato in Italia l’anno successivo. Si tratta di una raccolta di cinque racconti in cui l’ambientazione notturna la fa da padrone (il ‘notturno’ del titolo si riferisce alla composizione melodica d’ispirazione sognante, tipica della musica classica), mettendo in scena vicende surreali in cui è la musica a svelare il disagio dei protagonisti.
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Concludiamo la nostra breve rassegna sui libri migliori di Kazuo Ishiguro con la sua ultima fatica letteraria, uscita in libreria a marzo 2015 e pubblicata in Italia da Einaudi. E’ Il gigante sepolto, romanzo che conferma lo stile visionario di Ishiguro, uscito a dieci anni di distanza dalla distopica (e per molti ‘disturbante’) vicenda narrata in Non lasciarmi. Si tratta di un maestoso ‘romanzo-metafora’ in cui draghi, streghe e folletti s’incastrano in un plot di vicende che richiama da vicino il ciclo bretone di re Artù. Ma ciò che interessa i protagonisti della storia, Axl e Beatrice, non è la ricerca del Graal, ma una sorta di strana amnesia che li priva di una storia condivisa. Per scoprire il loro passato, e l’origine di quel vuoto di memoria, i due si mettono in viaggio, tra insidie, orchi e prodigi di ogni genere.
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