Eterno Miura: a 49 anni, il calciatore giapponese ha appena comunicato di aver prolungato di un altro anno il contratto che lo vede impegnato con la squadra nipponica dello Yokohama FC. Ciò significa che compirà 50 anni ancora da calciatore professionista, battendo ogni altro record e confermando che con il giusto spirito, sacrificio e allenamento niente è impossibile. Classe 1967, è conosciuto anche da noi avendo vestito anche la maglia del Genoa una vita fa. All’epoca portava una lunga chioma che lo caratterizzava durante le galoppate che non avranno portato molti gol (a dire il vero solo uno su ventuno presenze) ma che lo resero subito riconoscibile. Ora mostra la propria età, con una zazzera brizzolata, ma ancora tanta passione.
Se Francesco Totti può essere considerato il nonno della Serie A con i suoi 40 anni, che dire di Kazuyoshi Miura che arriverà a 50 anni ancora con pantaloncini e scarpe con i tacchetti? Il Yokohama FC, che ora milita nella seconda serie giapponese, continua a credere in questo attaccante classe ’67 e ha rinnovato la fiducia di un ulteriore anno. Il suo primo commento è stato: “Spero di continuare a combattere con tutte le mie forze per questo club. Voglio ringraziare tutti i miei compagni di squadra e tutti i tifosi, che sempre ci supportano con grande calore”. Miura è diventato anche il più anziano a segnare una rete, la scorsa estate contro il Cerezo Osaka, a 49 anni suonati. La sua storia è davvero molto interessante.
Decide di utilizzare il cognome della madre, dato che il padre è stato implicato in affari di mafia giapponese (la yakuza), a 15 anni se ne va tutto solo in Brasile riuscendo a strappare un contratto con il Clube Atletico Juventus, poi viene ingaggiato dal Santos, ha una breve parentesi anche con il Palmeiras e si accasa con il Matsubara per poi peregrinare tra CRB, XV de Jaù, Coritiba (vincendo il campionato dello stato di Paranà) e infine tornare al Santos con tre gol in 11 presenze. Torna in Giappone con i Verdy Kawasaki con ben 45 reti in 97 presenze e sbarca in Italia tra le file del Genoa. La formula è interessante: a ogni presenza lo sponsor che gli sta dietro versa un contributo alla società. Gioca dunque molto ma segna poco, un solo gol, proprio contro la Samp nel derby.
Fa anche in tempo a farsi spaccare la faccia da Baresi contro il Milan, ma quando ritorna dopo la Kirin Cup vinta con il Giappone non ha più il posto in squadra e ritorna al Kawasaki e, dopo una brevissima apparizione con la Dinamo Zagabria, si stabilisce in patria. Con la nazionale nipponica gioca 89 match segnando 55 reti ed è stato anche convocato per i Mondiali 2012 a 45 anni.