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Il padre di Kevin Spacey era un nazista e violentatore, il futuro attore premio Oscar è stato salvato dal cinema e dalla ‘bolla’ rappresentata dalla realtà fittizia. Sono le rivelazioni di Randall Fowler, fratello maggiore di Kevin Spacey (Spacey è un nome d’arte) e vittima del padre, al secolo Thomas Geoffrey Fowler. Le dichiarazioni dell’uomo arrivano dopo le accuse di violenza ai danni dell’attore, accuse che hanno portato alle scuse di Spacey e all’ammissione di essere gay.
‘Mi frustava e mi violentava ripetutamente. In casa nostra c`erano le tenebre, era un assoluto orrore, che Kevin cercava di rimuovere’. È il racconto horror che fa Randall Fowler, il fratello di Kevin Spacey, al Daily Mail: i due fratelli non hanno rapporti da anni, ma l’uomo definisce ‘inquietanti’ le accuse mosse – a farle l’attore Anthony Rapp, che in realtà ha ‘solo’ rivelato l’identità del molestatore, visto che delle molestie aveva già parlato una decina d’anni fa.
‘Mi frustava e violentava ripetutamente’: il racconto choc del fratello di Kevin Spacey
Le nuove rivelazioni sulla vita privata di Kevin Spacey arrivano dal fratello maggiore, che per anni sarebbe stato violentato dal padre Thomas Geoffrey Fowler, scomparso qualche anno fa.
Randall Fowler, oggi 62enne autista di limousine, spiega che lui e Spacey chiamavano il padre ‘The creature’ – il mostro dei film dell’orrore.
Non è chiaro se questo passato siano gli ‘altri aspetti della mia vita privata’ che Spacey aveva dichiarato di dover affrontare dopo le accuse di molestie, ma – secondo il racconto di Fowler – il padre si iscrisse all’American Nazi Party, aveva un taglio di baffi simile a quello di Hitler e – ha confessato il fratello di Kevin Spacey – ‘mi frustava e mi violentava ripetutamente’.
Sempre stando a quanto rivelato dall’uomo – che per le violenze subite ha mandato in malora tre matrimoni e non ha mai avuto figli per paura di trasmettergli il gene del predatore sessuale – anche la sorella Julie ha subito molestie e fuggì di casa a 18 anni.
Quando Fowler si decise ad affrontare la madre raccontandole delle violenze subite dal padre, ella reagì con un ‘silenzio di pietra’, ma la donna sapeva, visto che ai figli non era permesso portare amici in casa, viste le foto esplicite che Fowler Sr attaccava alle pareti, e che spesso in casa si leggevano testi sulla supremazia bianca ed il padre era un esplicito sostenitore della falsità dell’Olocausto.
Solo nel 1964 la donna si sarebbe arrabbiata, quando scoprì che il marito aveva molestato una parente minorenne.
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‘Mio fratello ha vissuto in una bolla: il cinema la sua salvezza’
Nell’intervista, il fratello di Kevin Spacey afferma di avere considerato più volte il suicidio, minacciando di ammazzarsi se il padre avesse fatto violenza sul fratello.
‘In casa nostra c’erano le tenebre, era un assoluto orrore, che Kevin cercava di rimuovere – conclude Randall Fowler – mio fratello ha sempre vissuto in una bolla, per lui il cinema è stato una fuga dalla realtà’.
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