Kiev, il piano di emergenza elettrica attuato in città, per garantire ora di luce alla popolazione, oggi è saltato a causa dell’elevato consumo di elettricità dovuto dall’inverno ormai inoltrato. La capitale Ucraina si trova in questo momento completamente al buio e ciò peggiora notevolmente le condizioni critiche nelle quali stanno vivendo i cittadini.
La tensione tra Russia e Ucraina sembra non voler diminuire e oggi sono state colpite ripetutamente diverse zone del territorio ucraino. In particolare l’attenzione è rivolta verso Zaporizhzhia e sulla centrale nucleare. L’Aiea ha chiesto misure emergenziali in quanto gli ultimi attacchi potrebbero preannunciare un disastro nucleare.
Le autorità Di Kiev avevano organizzato per la capitale, ormai devastata dai bombardamenti ricevuti dalle truppe russe, un piano di emergenza che distribuiva le forniture di elettricità ai cittadini in maniera da poterne usufruire ad ore alterne, ma mantenendo così sotto controllo la distribuzione nell’intera nazione.
Questo è stato necessario in quanto la Russia, nel corso delle ultime settimane, ha bombardato ripetutamente infrastrutture energetiche distruggendo moltissime centrali elettriche e lasciando così moltissimi ucraini senza luce. Non è, però, soltanto la mancanza di corrente che sta mettendo in ginocchio la popolazione, infatti mancano anche riscaldamento e rifornimenti alimentari e di prima necessità. L’inverno alle porte rischia di diventare molto pericoloso per la sopravvivenza e per la vita quotidiana degli ucraini.
Nonostante negli ultimi giorni sembrava esserci possibilità di riappacificazione o almeno di un dialogo, oggi ci troviamo di fronte ad una città che è stata costretta a lasciare completamente al buio i suoi cittadini. L’Ucraina non intende però mollare ma punta a resistere.
L’operatore energetico ucraino Ukrenergo ha dichiarato in merito: “Nella capitale sono stati applicati arresti dell’elettricità di emergenza. I programmi sono temporaneamente sospesi fino a quando la situazione non si sarà stabilizzata“.
L’emittente Espreso TV ha poi precisato che: “Attualmente, il consumo di elettricità è aumentato in modo significativo nella regione di Kiev. Al fine di evitare incidenti di massa, ci sono interruzioni di emergenza”.
Una situazione delicata che necessita di controllo costante e monitoraggio, sia per quanto riguarda i bisogni dei cittadini ma anche quello delle forze armate ucraine. L’Ucraina continua a lottare senza indietreggiare nonostante c’è chi chiede a Zelensky di proiettarsi nell’ottica di possibili negoziati.
Il protrarsi della guerra sta indebolendo in primis gli ucraini stessi ma anche le nazioni che si stanno prodigando per aiutarla a difendersi e resistere al meglio. Le conseguenze economiche sono devastanti e i rincari sono diventati proibitivi in ogni ambiente.
La preoccupazione è ora tutta su Zaporizhzhia dove l’Aiea proprio oggi ha lanciato l’ennesimo monito alla Russia nel chiedere una tregua. Gli attacchi stanno piano piano danneggiando irrimediabilmente gli edifici e il rischio del disastro nucleare non è poi così distante.
Mosca afferma di non voler rinunciare a perseguire i propri obiettivi ed è sicura che riuscirà a raggiungerli. Nonostante questo messaggio molto chiaro e diretto, il Cremlino ha poi fatto sapere tramite Dmitry Peskov che: “Il fine della Russia non è provocare un cambio di regime in Ucraina”.
Ma nonostante ciò, nelle ultime ore, i bombardamenti della Russia sono stati davvero numerosi e stanno colpendo le regioni a est dell’Ucraina. La più colpita è Kherson che è stata liberata dieci giorni fa e dove sono state attaccate infrastrutture civili e molto cittadini sono rimasti feriti.
Il presidente Zelensky in messaggio video su Facebook ha dichiarato che la Russia ha attaccato “l’Est dell’Ucraina per 400 volte. Le battaglie più feroci sono in corso nella regione di Donetsk. Nel Sud del Paese stiamo mantenendo la difesa, stiamo distruggendo in modo coerente e calcolato il potenziale degli occupanti”.
Le autorità internazionali sono preoccupate per la popolazione Ucraina dove ha già cominciato a nevicare in alcune zone e senza riscaldamento e luce diventa difficile gestire un un inverno che è appena cominciato.
Intanto le forze di polizia di Kiev hanno fatto sapere di aver scoperto quattro luoghi a Kherson adibiti a camere di tortura ricavati dalla in edificio differenti ma adiacenti.
Stoltenberg, segretario generale Nato, ha ribadito oggi il pieno appoggio all’Ucraina e a mantenere il proprio impegno nel fornire il contributo e sostegno necessario a Kiev per potersi difendere.
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