Il viaggio negli Stati Uniti di Papa Francesco è stato accolto da molti come una visita progressista e liberale. Il pontefice ha parlato al congresso americano esprimendosi contro la pena di morte, il commercio delle armi, la globalizzazione e quella politica che contribuisce all’aumento di povertà, inquinamento e avarizia derivata dal capitalismo. Anziché pranzare con i parlamentari, il papa si è poi recato ad una mensa dei poveri a Washington dove si è intrattenuto con i commensali.
Le frange conservatrici della politica americana hanno più volte storto il naso durante la permanenza del pontefice. Le sue parole sono state additate come sinistroidi tanto che John Boehner, il repubblicano membro del congresso che ha invitato il papa al campidoglio a stelle e strisce, ha dovuto dare le dimissioni il giorno dopo l’intervento del pontefice. In America si è quindi parlato di quanto questo papa sia progressista e liberale; fino a quando non è emersa una notizia che ha confuso molti sostenitori del pontefice. Francesco, o Francis come lo chiamano qui, ha avuto un incontro segreto con Kim Davis.
Chi e’ Kim Davis? Kim Davis è un’impiegata che lavora per la contea di Rowan, nel nordest del Kentucky. Tra le altre cose, il suo lavoro consiste nel fornire i certificati di matrimonio alle coppie che si vogliono sposare. Da giugno di quest’anno, anche le coppie omosessuali possono richiedere un certificato di matrimonio. Davis ha fatto notizia per diverse settimane quando si è rifiutata di accettare la richiesta di matrimonio di una coppia gay, sfidando la corte suprema degli Stati Uniti e andando in carcere per una settimana. L’impiegata si è giustificata dicendo che la sua fede cattolica le impone di rifiutare il matrimonio agli omosessuali perché’ contro il volere di Dio. Kim Davis è poi stata sottoposta ad una gogna mediatica e presentata al pubblico come l’apoteosi dell’ipocrisia bigotta.
I giornalisti investigativi americani si sono scatenati e hanno scoperto diverse cose sul conto della signora Davis. L’improbabile paladina della moralità ha divorziato tre volte nel corso della sua vita. Ha avuto due gemelli dall’uomo che è poi diventato il suo terzo marito, nati cinque mesi dopo il divorzio dal primo marito e adottati dal secondo, Joe Davis, che ha poi risposato dopo il divorzio dal terzo marito. Riassumendo: Kim Davis ha avuto dei figli durante il suo primo matrimonio con quello che diventerà il suo terzo marito; i bambini sono stati adottati dal secondo marito che ha poi risposato dopo il terzo divorzio; insomma, una vicenda complicata e poco evangelica. Non proprio immacolata, la Davis ha preferito andare in carcere per una settimana anziché’ sposare una coppia gay come imposto dalla legge. A seguito di questa vicenda il pubblico americano ha fortemente criticato la Davis sia per essersi schierata contro le leggi dello stato secolare, sia per il suo passato tutt’altro che candido. Molti hanno chiesto le sue dimissioni, le quali non sono arrivate poiché gli impiegati e i segretari delle contee vengono eletti e non assunti.
Kim Davis vive nella bible belt degli Stati Uniti. Questa “cintura della bibbia” è un’area culturale che comprende diversi stati orientali, tra cui il Kentucky, dove vivono una grande percentuale di cristiani, cattolici e protestanti, e dove la fede è molto sentita. In questa regione le coppie omosessuali, come quella che si è presentata all’ufficio di Kim Davis, sono soggette ad una forte omofobia proveniente da persone che hanno una particolare idea riguardo alla propria fede. Si potrebbe dire che questa sia una regione geografica dove vige una sorta di fondamentalismo cristiano che si accompagna ad un alto livello di povertà, e questo è particolarmente vero nella contea di Rowan dove vive la signora Davis.
Il 24 settembre Kim Davis annuncia al mondo di aver incontrato il papa insieme al suo quarto marito. L’impiegata racconta di aver abbracciato Francesco, il quale l’ha addirittura ringraziata per il suo coraggio nella vicenda dei matrimoni alle coppie gay. La notizia ha subito scatenato l’incredulità di tutti coloro che fino a quel momento avevano lodato il progressismo del Vaticano e del papa. La prima reazione è stata quella di dire che la Davis è una bugiarda, ma il 2 ottobre arriva la conferma dal Vaticano: il papa si è intrattenuto con la signora, è tutto vero, e ai coniugi Davis sono stati regalati due rosari benedetti. La diocesi di Roma non ha voluto commentare in altra maniera l’episodio.
E’ possibile che non si saprà mai la ragione per cui il papa ha trovato il tempo di incontrare Kim Davis. Molti americani sono rimasti stupiti dal fatto che una persona come la Davis, oggi simbolo di discriminazione ed odio omofobo, abbia potuto essere accolta in tale maniera dal papa. Sembrerebbe che dietro alle parole di condanna del papa al congresso degli Stati Uniti si cieli ancora una forte corrente discriminatoria. Kim Davis ha espressamente violato le leggi secolari dello stato americano e per questo ha ricevuto le congratulazioni papali.
Nonostante la corte suprema degli Stati Uniti abbia di fatto legalizzato i matrimoni gay a giugno, le coppie omosessuali che intendono sposarsi devono ancora fare i conti con l’omofobia di persone come la Davis: quattro matrimoni, diversi inciuci ed un forte senso di ciò che è giusto agli occhi di Dio.