La Corea del nord si appresta a festeggiare un evento molto importante per il capo di Stato che io un ovvero la celebrazione del settantesimo anniversario dall’armistizio che pose fine alla guerra di Corea. Per quest’occasione in un’insolita attività diplomatica ha già avuto modo di incontrare il ministro della Difesa della Russia Shoigu.
La notizia che Cina e Mosca hanno inviato delegazioni di alto livello fa emergere e fa comprendere la loro posizione in merito regime nordcoreano e, proprio per questo, ha destato timori occidentali per il supporto fornito da Pechino e dalla Russia alle autorità nordcoreane e questa alleanza, che risale agli anni ’50, è sempre stata vista con sospetto, soprattutto perché una delle principali caratteristiche che accomuna le tre Nazioni, soprattutto in questo preciso momento storico, e la tensione con l’Occidente.
Kim Jong un ha avuto modo di incontrare l’alto funzionario russo per la difesa Shoigu. Si tratta del primo incontro noto di Kim con un funzionario di alto livello straniero dopo l’inizio della pandemia di Covid-19.
Kim e Shoigu, secondo i media statali nordcoreani, hanno discusso di questioni di interesse reciproco relative alla difesa e alla sicurezza regionale. Durante l’incontro hanno anche assistito alla presentazione di armi, tra cui missili balistici.
Non sono tuttavia emersi ulteriori dettagli sull’incontro e sui contenuti esatti delle discussioni. Non è chiaro neanche da quando esattamente il Ministro della Difesa russo si trovi in visita in Corea del Nord.
La Russia sta cercando di rafforzare i legami con Pyongyang, anche migliorando la cooperazione economica.
Allo stesso modo la Nord Corea sta tentando di diversificare le sue relazioni diplomatiche, cercando appoggio da Potenze esterne per poter alleggerire le sanzioni internazionali e riprendere il dialogo con gli Stati Uniti.
Sarà importante seguire lo sviluppo dei rapporti tra Russia e Nord Corea per capire se questo incontro possa aver rafforzato la loro cooperazione, anche nell’ambito militare.
L’incontro tra Kim e Shoigu è stato descritto come “un’occasione importante per sviluppare ulteriormente le relazioni strategiche e tradizionali tra Corea del Nord e Russia, come richiesto dal nuovo secolo” dall’agenzia di stampa coreana KCNA.
Kim ha guidato Shoigu in un tour di una mostra di nuove armi e attrezzature militari, ha detto KCNA, con immagini che mostrano missili balistici vietati, lanciatori di teletrasporto multiasse e quello che sembrava essere un nuovo drone.
L’incontro a Pyongyang tra il leader nordcoreano Kim Jong-un e il ministro della difesa russo Shoigu, che ha consegnato una lettera di Putin, indica la volontà di Mosca di intensificare i legami politico-militari con la Nord Corea nonostante le sanzioni internazionali.
Durante l’incontro Kim ha guidato Shoigu in una mostra di armi vietate mostrandogli i nuovi armamenti nordcoreani, come sopra menzionato, per far presente la sua capacità militare e la sua alleanza a Mosca.
La visita del ministro russo giunge mentre Pyongyang celebra il 70° anniversario dell’armistizio che concluse la guerra di Corea (1950-53). Anche Pechino ha inviato una missione di alto livello, a conferma della volontà cinese e russa di rinsaldare i rapporti con la Nord Corea in questa fase.
Sebbene Mosca stia cercando di rafforzare i legami economici, commerciali e militari con Pyongyang, l’impatto della guerra in Ucraina e delle sanzioni occidentali potrebbe limitarne fortemente la capacità di sostegno alla Nord Corea.
Gli esperti ritengono che Mosca consideri Pyongyang strategica per la proiezione regionale ma che, nel breve periodo, l’intensificarsi dei rapporti non avrà rilevanti conseguenze sulla politica nucleare nordcoreana.
Anche una delegazione cinese guidata dal membro del Politburo Li Hongzhong ha visitato Pyongyang in occasione delle celebrazioni per il 70° anniversario della fine della guerra di Corea.
Le autorità nordcoreane dovrebbero tenere una grande parata militare il 28 luglio a Pyongyang per commemorare la data. In passato, Kim ha usato tali eventi per mostrare i nuovi armamenti del regime, inclusi i missili nucleari.
Russia e Cina sono tra i pochi Paesi ad avere relazioni amichevoli con la Corea del Nord, isolata sulla scena internazionale a causa del suo programma nucleare e missilistico.
Durante la guerra di Corea, l’Unione Sovietica e la Cina appoggiarono la Nord Corea contro la Sud Corea sostenuta dagli Usa.
Questi elementi rafforzano l’indicazione che sia Mosca che Pechino stiano cercando di rafforzare i legami con Pyongyang approfittando delle celebrazioni, nonostante le sanzioni internazionali contro il regime.
La presenza di alte delegazioni indica inoltre come Russia e Cina considerino ancora la Corea del Nord un partner strategico nella regione nonostante il suo isolamento diplomatico.
Anche la Nord Corea esprime il proprio sostegno alla Russia nella guerra con l’Ucraina.
Al ricevimento di Stato per la delegazione russa guidata da Shoigu, il ministro della Difesa nordcoreano ha espresso il pieno sostegno di Pyongyang “alla lotta della Russia per difendere la sua sovranità”, secondo le informazioni condivise dall’agenzia di stampa.
Shoigu ha ricambiato affermando che l’esercito nordcoreano è “diventato il più forte” e impegnandosi a rafforzare la cooperazione militare.
Lo stesso giorno, alla delegazione cinese, l’alto funzionario nordcoreano Kim Song Nam ha ringraziato le forze cinesi per essersi unite alla guerra di Corea contro gli USA, definendole “eroiche”.
Questi messaggi suggeriscono chiaramente come la Nord Corea sostenga la Russia nel conflitto in Ucraina e intenda rafforzare i legami militari con Mosca e Pechino, nonostante le sanzioni.
Tale dichiarazione di vicinanza alla Russia potrebbe consentire alla Nord Corea di dimostrare la propria influenza geopolitica e di indebolire le sanzioni attraverso il sostegno di Mosca.
Rimane da vedere in che modo Russia e Cina possano concretamente supportare la Corea del Nord, data la situazione economica post-pandemica e le ripercussioni delle sanzioni occidentali.
Gli esperti cine riporta anche la CNN ritengono il raduno a Pyongyang mostri sia la vicinanza che le debolezze di Russia, Cina e Corea del Nord.
Secondo Ankit Panda del Carnegie Endowment, “La presenza delle delegazioni russa e cinese sottolinea l’importanza delle loro relazioni con Pyongyang“.
Ha aggiunto: “La presenza di Shoigu è particolarmente significativa e indica quanto Russia e Nord Corea si siano avvicinate dopo l’invasione dell’Ucraina”.
Tuttavia Blake Herzinger ritiene che il raduno a Pyongyang mostri anche una debolezza.
Ha aggiunto che: “Rappresenta quanto siano brevi le liste di amici di Russia e Cina e la loro volontà di appoggiare un regime canaglia”.
Panda concorda sul fatto che nonostante la vicinanza dichiarata, Russia e Cina hanno spazio limitato per aiutare realmente la Nord Corea a causa delle sanzioni e della situazione economica.
Gli esperti sottolineano il valore simbolico del raduno per dimostrare sostegno, ma ritengono che Russia e Cina abbiano margini limitati per assistere concretamente Pyongyang, costretta ad affidarsi soprattutto a se stessa.
Russia e Cina vedono nella Nord Corea un partner strategico, ma il suo isolamento rende tale partnership squilibrata e dipendente dalle variabili globali.
Le forze russe e cinesi hanno condotto recentemente esercitazioni militari congiunte nelle acque al largo della Corea, denominate Northern Interaction-2023.
Queste esercitazioni sono avvenute mentre la Corea del Sud e gli USA conducevano le loro, compresa la presenza di un sottomarino nucleare americano.
L’obiettivo dichiarato delle esercitazioni cino-russe era “salvaguardare la pace e la stabilità regionali e rispondere a varie minacce alla sicurezza”.
Esse mostrano l’intenzione di Russia e Cina di dimostrare forza militare e proiezione regionale, anche davanti al supporto USA ai loro alleati sudcoreani e giapponesi.
Questi elementi consolidano l’immagine di un fronte unito tra Nord Corea, Russia e Cina che intende usare la forza militare per controbilanciare il supporto occidentale a Corea del Sud e Giappone, parte dell’area di influenza Usa nel Pacifico.
La cooperazione militare cino-russo-nordcoreana potrebbe aumentare le tensioni regionali e minare la sicurezza globale se accompagnata da un’escalation retorica e autoritarismo strategico.
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