Il leader della Corea del Nord Kim Jong un procede con l’ampliamento e lo sviluppo militare, nonostante le numerose critiche e ammonizione internazionali, e ha annunciato di essere pronto oer lanciare in orbita un satellite spia militare e ha, pertanto, concordato con i funzionari militari quando avverrà il lancio.
Il leader nordcoreano ha attuato una pericolosa escalation dimostrativa militare che prosegue ormai da molti mesi e vuole dimostrare con essa di poter competere a livello militare con le grandi potenze nucleari e la preoccupazione per le possibili azioni del capo di Stato di Pyongyang ma, anche la possibilità che si verifichino incidenti tali dopo poter portare poi all’innescarsi di una reale guerra, data la frequenza dei lanci molto probabile, preoccupa le autorità internazionali e, proprio per questo, la Corea del Sud, quindi le autorità di Seul, hanno deciso di unirsi agli Usa nella difesa del proprio territorio contro la minaccia crescente proveniente dalla nord Corea.
Nel momento in cui Kim a notato l’alleanza tra Seul e Washington ha intensificato maggiormente i test e, stando a quanto riferito dalle autorità Usa, nonostante la Corea del Nord non abbia l’esperienza inerente il nucleare pari alle grandi potenze è riuscita già testare in maniera efficace un missile intercontinentale alimentato a propellente solido, che è molto simile, anche se non ancora paragonabile, al missile supersonico in dotazione agli Stati Uniti chiamato Oneminute e ciò dimostra che i progressi compiuti Jong un e del suo esercito sono reali.
La Corea del Nord prosegue con i test militari e, dopo aver testato con successo il primo missile balistico intercontinentale a combustibile solido, è pronta a lanciare in orbita il suo primo satellite militare spia.
Il leader nord coreano ha riferito pubblicamente che la nazione ha completato lo sviluppo del satellite e ha già concordato con i funzionari un lancio pianificato stando a quello che rivelano i media locali.
Kim si trovava nella sede dell’Amministrazione nazionale per lo sviluppo aerospaziale del paese, quando ha voluto sottolineare la capacità di ricognizione come priorità essenziale per:” Kim, che era in visita all’Amministrazione nazionale per lo sviluppo aerospaziale del paese, ha affermato che lo sviluppo di capacità di ricognizione è una priorità per contrastare “le minacce provenienti da Stati Uniti e Corea del Sud e che sono necessari diversi satelliti per stabilire con fermezza una capacità di raccolta di informazioni.”
Non è stata precisata però la data del lancio dalle autorità della Nord Corea ma, già a dicembre, le autorità militari avevano precisato di aver concluso la fase finale inerente i test e entro aprile avrebbe effettuato il reale ed effettivo lancio. Ha mantenuto ciò che aveva preannunciato annunciando l’imminente operazione nordcoreana.
Jong un ha precisato in merito che: “Garantire informazioni in tempo reale sullo scenario militare delle forze ostili è il compito più importante”.
Il presidente nordcoreano ha sottolineato che le operazioni congiunte attuate da Stati Uniti e Corea del Sud per ampliare le campagna militare e rafforzare la loro alleanza a discapito dei nordcoreani e pertanto ritiene che questo accanimento nei confronti della Corea del nord sia equivalente a voler: “trasformare la Corea del Sud in una base avanzata per l’aggressione e un arsenale per la guerra” dispiegando risorse militari come aerei portaerei e bombardieri nucleari nella regione.”
Kim ritiene che i paesi ostili e notoriamente contrapposti a lui, in primis gli Stati Uniti, abbiano la scopo di distruggere il paese e per questa sua convinzione spinge enormemente in ambito militare. Ambito in cui può effettivamente competere con le altre nazioni ovvero l’ambito militare, anche se non ha ancora raggiunto i livelli delle grandi potenze internazionali, ma rispetto agli altri ambiti, per esempio commerciale ed economico che non sono neanche lontanamente paragonabili a quelli dai suoi nemici, rimane comunque l’unico ambito in cui può posizionarsi ai vertici.
Dopo che la Corea del Nord ha intensificato le operazioni militari per sviluppare un arsenale degno di poter competere con le potenza internazionali, ha innescato inevitabilmente una sorta di avvicinamento, che in realtà perdura come alleanza da molto tempo, tra Corea del Sud e Stati Uniti che hanno deciso di contrapporsi al leader nordcoreano Dopo i ripetuti lanci e test missilistici che hanno allertato non soltanto Seul ma hanno spesso fatto suonare anche delle sirene antiaeree in Giappone e così il primo ministro Kishida ha deciso di unirsi alle esercitazioni congiunte di Washington e Seul.
Le forze armate statunitensi e sudcoreane hanno deciso di ampliare le esercitazioni combinate con l’intento di rafforzare la deterrenza contro la minaccia the Kim Jong un e questo ha infastidito notevolmente il capo di Stato della Corea del nord.
Sono state attuate 12 giorni di esercitazioni, sia aeree, che hanno coinvolto 110 velivoli da combattimento ma anche un’esercitazione navale di difesa missilistica della durata di un intero giorno tra Stati Uniti e Giappone.
Kim ha accusato gli Stati Uniti di tentare di “trasformare la Corea del Sud in una base avanzata per l’aggressione e un arsenale per la guerra”dispiegando risorse militari come portaerei e bombardieri nucleari nella regione.”
Nel 2022 la Corea del Nord ha effettuato un numero record di test missilistici e, soltanto dall’inizio del 2023, ne ha già condotti 30.
La volontà di Kim è quella di potenziare e modernizzare il più possibile l’aspetto militare della Nord Corea, per renderlo il più credibile possibile militarmente.
Pyongyang ha intenzione di lanciare diversi satelliti da ricognizione e Dave Schmerler, ricercatore del James Martin Center for Nonproliferation studies, ha precisato che: “Ma la Corea del Nord potrebbe lanciarlo tramite un veicolo mobile su strada. Quindi stiamo solo aspettando di vedere cosa fanno”.
Anche e i test effettuati la scorsa settimana sono stati attuati tramite lanciatori mobili e man mano la potenza dell’Arsenale di Kim risulta sempre più importante.
Proprio ieri, dopo che sono emerse nuove notizie tra l’alleanza sempre più profonda tra Usa, Corea del Sud il leader ha parlato di nuovi progetti che prevedono innovazioni incredibili.
Martedì 18 aprile, Kim ha sottolineato il ruolo “dei satelliti militari nel proteggere la sicurezza nazionale e la stabilità territoriale nel mezzo delle crescenti minacce e sfide militari da parte degli Stati Uniti e della Corea del Sud.”
Il leader ha anche parlato del ruolo che hanno i satelliti e della loro importanza in ambito strategico In base alle esigenze che nascono da una precise situazioni militari imprevedibili e aiutano nella rispondere prontamente ad ogni evenienza.
Una delle ultime innovazioni che ha significato una svolta importante nell’ambito militare nordcoreano è stato il sottomarino a propulsione nucleare, ma anche il missile ipersonico ma anche un missile a più testate, hanno ricevuto un ottimo riscontro, ma non è ancora chiaro se siano realmente prossimi all’operatività o se la fase di lancio effettivo all’interno degli armamenti statali se ancora in fase preliminare.
Stando a quanto riferito dagli analisti politici, Kim Jong un utilizzerebbe questa condotta: “Poiché gli Stati Uniti e la Corea del Sud stanno tramando per rafforzare ulteriormente la loro posizione militare contro la Corea del Nord… è del tutto naturale per la Corea del Nord sviluppare la sua deterrenza militare abbastanza forte da far fronte al grave ambiente di sicurezza presente e futuro”.
Mettere in orbita un satellite spia richiede necessariamente una tipologia di razzo a lungo raggio che però è vietato dalle Nazioni Unite, in quanto considerato come una sorta di scusa e copertura per poter invece testare missioni balistici a lungo raggio.
La Corea del Nord ha già due satelliti in orbita per l’osservazione della terra, lanciati diversi anni fa e che hanno attirato, ovviamente, un piano sanzionatorio da parte delle Nazioni Unite, ma secondo gli esperti questi due satelliti non sono mai riusciti a trasmettere immagini alla Corea.
Nonostante gli ammonimenti e le critiche pervenute da le Nazioni Unite verso la Corea del Nord, in realtà Pyongyang ha continuato comunque a accelerare il suo sviluppo militare e nucleare, perché si appoggia all’alleanza con Cina e Russia che, nel concreto, sono state le uniche due nazioni a porre il veto nel risoluzione proposta dai membri per imporre nuove sanzioni.
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