Stanno facendo il giro del mondo le immagini di Kim Jong Un, leader nord coreano, mentre supervisiona e dirige l’addestramento dell’unità operativa tattica nucleare del Paese.
Secondo fonti ufficiali arrivate ieri notte dallo Stato maggiore di Seul, la Corea del Nord ha lanciato due nuovi missili nei mari del Giappone, lungo la costa dell’Est e fortunatamente non risultano esserci danni a cose o persone al momento.
Si tratterebbe di un missile a medio raggio, rimasto in aria per circa 22 minuti, che, percorrendo la distanza di quasi 5 chilometri orari, sorvola i territori di Hokkaido e Aomori, attivando così il sistema di allarme da parte delle autorità giapponesi.
Da fonti arrivate dall’agenzia di stato KCNA, pare che il leader della Corea del Nord abbia promesso di rafforzare le operazioni militari del suo Paese. In una nota, il presidente del regime totalitario ha dichiarato che non è necessario dialogare con il nemico.
Nel comunicato pare si tratti del settimo test missilistico negli ultimi 15 giorni. Kim Jong Un ha giustificato questa azione meramente di autodifesa regolata e pianificata per garantire la sicurezza del proprio Paese, al fine cercare di proteggere il proprio territorio dagli attacchi da parte degli Stati Uniti.
L’ufficio del Primo Ministro ha dichiarato che il primo missile è stato lanciato all’1.47 e il secondo a distanza di soli 6 minuti, ora locale in Giappone; inoltre, secondo la fonte, i missili hanno volato per circa 350 chilometri, raggiungendo un apogeo di 100 chilometri.
Durante l’ottavo congresso del partito dei lavoratori tenutosi nel gennaio del 2021, Kim Jon Un ha reso nota una rosa di obiettivi da raggiungere circa il programma nucleare sia da un lato qualitativo che quantitativo.
La priorità rimane sempre quella di stampo militare, di rafforzare il proprio esercito e investire sempre più nelle risorse dei propri uomini. Dopo le ultime simulazioni militari dal 25 settembre al 9 ottobre al fine di valutare l’attacco nucleare al Paese, l’agenzia di stampa ha affermato che si tratta delle prove di una futura guerra.
Nel frattempo che avanza la minaccia militare da parte della Corea del Nord, gli Stati Uniti, Giappone e la Corea del Sud stanno cooperando tra loro al fine di una valida difensiva da parte di Kim Jon Un.
I tre Paesi, recentemente, hanno svolto esercitazioni sia in volo che via mare, compreso il dispiegamento della portaerei statunitense a propulsione nucleare USS Ronald Reagan.
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