Kirby de Lanerolle è un uomo dedito al breatharianesimo, e sostiene di vivere mangiando esclusivamente la luce del sole. Ma andiamo con ordine. La pratica del privarsi del cibo è notoriamente attuata dagli asceti in Oriente, e in genere le tecniche meditative che fanno innalzare lo spirito sopra ai bisogni del corpo, permettono di restare a digiuno anche per molti giorni, senza provocare dei danni permanenti all’organismo. Chiaramente parliamo di persone che hanno raggiunto una ottima capacità di meditazione, non certo di soggetti alle prime armi con queste pratiche. Ma veniamo a Kirby e conosciamo la sua storia.
Kirby de Lanerolle si nutre di sole, di prana, semplicemente respirando, senza magiare o bere. A nutrirlo bastano i fotoni del sole, l’unica vera energia vitale sana, secondo coloro che si professano breathariani (termine che deriva dall’inglese, e che in italiano ha anche una altra corrispondenza: respiriani).
Da quando è divenuta conosciuta ai più, questa pratica non ha convinto, e anzi, sono sempre di più le persone che non credono a chi dice di praticarla. Chi sostiene di seguire regolarmente il breatharianesimo spesso sono accusati di mentire, oppure subiscono danni alla salute, che alcune volte si sono rivelati anche mortali, ponendo così una ulteriore luce sinistra sulla pratica, che alcuni medici hanno etichettato senza mezzi termini come pericolosa.
Kirby de Lanerolle è stato a sua volta accusato di dire il falso, quando ha sostenuto di essere la prima persona ad avere sostenuto una maratona , arrivando tranquillamente fino al traguardo, senza essersi alimentato in nessun modo nei tre mesi precedenti, a parte ovviamente la sua buona dose quotidiana di fotoni solari.
Ad avvalorare la sua tesi sono intervenuti anche alcuni testimoni secondo i quali l’uomo avrebbe terminato la maratona in perfetta forma, senza mostrare la minima stanchezza, e senza il bisogno di bere.
Vi state ancora chiedendo come ha fatto? E’ facile: qualsiasi elemento necessario al suo corpo per svolgere le sue attività vitali, è stato assorbito automaticamente attraverso la ‘luce e le vibrazioni del vento‘.
Certo, la storia di Kirby è particolare: lui ha raccontato che fino a qualche anno fa viveva di espedienti, piccoli crimini in verità, soprattutto portati a termine perchè era tossicodipendente. Ad un certo punto della sua vita, ha trovato sul suo cammino un libro di meditazione, dove si raccontava di persone che erano rimaste senza bere e senza mangiare ‘per 40 giorni e 40 notti‘.
Alle sue richieste di saperne di più, tutti gli dicevano che era vero, possibile, e così ci ha provato. Kirby, dopo essersi messo alla prova, ora dice di mangiare solo tre o quattro volte l’anno. Lui mira all’immortalità: è infatti convinto che alimentarsi faccia male, e che sia alla base del processo di invecchiamento.
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