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Kirsten Neuschaefer entra nella storia: è la prima donna a vincere una regata in solitaria intorno al mondo

La prima posizione alla competizione velica Golden Globe Race è stata conquistata dalla quarantenne sudafricana Kirsten Neuschaefer, che ha trascorso ben sette mesi in solitaria in mare aperto senza alcun supporto elettronico e senza fare scali.

Barca a vela – nanopress.it

Durante la sua avventura, la navigatrice ha affrontato con successo il Capo di Buona Speranza (Sudafrica), il Capo Leeuwin (sud dell’Australia) e l’infido Capo Horn (Sudamerica).

Kirsten Neuschaefer entra nella storia della vela, prima posizione alla Golden Globe Race

Kirsten Neuschaefer, una velista sudafricana di 40 anni, ha fatto la storia diventando la prima donna a vincere una regata in solitario per il mondo senza fare scali e senza l’ausilio di varie strumentazioni elettroniche. Kirsten ha completato la competizione velica chiamata Golden Globe Race tagliando la linea del traguardo al largo di Les Sables-d’Olonne (nord della Francia), a bordo della sua barca d’epoca Minehaha, che ha acquistato usata negli Stati Uniti d’America e che ha restaurato durante il periodo del lockdown in piena pandemia da Covid19. La velista ha trascorso sette mesi e poco più consecutivi da sola in mare, passando per i tre capi dei navigatori più famosi dei vari oceani del sud: il temuto ed infido Capo Horn (Sudamerica), Capo Leeuwin (sud dell’Australia) e il Capo di Buona Speranza (Sudafrica). Alla premiazione, Kirsten ha dedicato la sua vittoria a Nelson Mandela. 

“Avrei tanto voluto conoscere Nelson Mandela. Il mio amato Sudafrica di oggi esiste grazie al suo sacrificio.”

In seguito alla sua vittoria, Kirsten Neuschaefer ha dichiarato di non essere interessata a vincere come donna, non voleva essere separata in una categoria diversa. Ha voluto competere alla pari con tutti e 15 gli skipper alla partenza.

La Golden Globe Race rappresenta la ‘madre‘ intesa come la più antica e prestigiosa delle gare transoceaniche in solitario a bordo di barche a vela e senza soste ed è considerata una vera e propria pietra miliare. Nell’edizione di quest’anno sono state imposte restrizioni, questo per riprodurre l’esperienza della primissima edizione svolta nel 1968/69: le imbarcazioni dovevano essere varate in un periodo antecedente al 1988 e dovevano essere lunghe fra i 36 ed i 38 piedi, ovvero 9,8-11 metri. In più dovevano possedere una chiglia fissa. Inoltre, non era permessa alcuna strumentazione elettronica a bordo e non erano ammessi scali autorizzati. La Neuschafer ha scoperto di essere in testa solo una volta arrivata a destinazione. Solo due delle 15 barche che hanno preso il via sono riuscite a completare la regata nel rispetto di tutte le regole: quella di Abhilash Tomy (indiano) e quella di Michael Guggenberger (austriaco). Le altre hanno subito incidenti e sono affondate durante la competizione.

La Golden Globe Race è una regata estremamente impegnativa e pericolosa, che richiede ai concorrenti una grande preparazione e una notevole esperienza nella navigazione in solitario. La regata è stata criticata per il suo alto rischio e per il fatto che i concorrenti non dispongono di mezzi di comunicazione moderni, il che rende difficile intervenire in caso di emergenza. Nonostante le critiche, la Golden Globe Race resta una delle regate più prestigiose e difficili al mondo, che richiama l’attenzione di appassionati di vela e di avventura da tutto il mondo.

Kirsten Neuschaefer (foto facebook) – nanopress.it

Neuschafer ha dovuto infatti affrontare diverse difficoltà nel suo giro intorno al mondo, non solo tempeste e calme equatoriali. La velista, nel mese di novembre, ha deciso di cambiare rotta e prestare soccorso ad un concorrente di origini finlandesi, Tapio Lehtinen che si trovava in difficoltà in Sudafrica dopo che la sua barca era affondata. Fortunatamente, la sudafricana è riuscita a salvarlo e a portarlo a bordo della sua imbarcazione, la Minnehaha. Dopo aver bevuto insieme un bicchiere di liquore, Tapio è stato consegnato ad una nave che era di passaggio. Neuschafer ha raccontato di aver fatto il necessario per raggiungere il concorrente in tempo, timonando per un’intera notte. Nonostante le difficoltà nel trovare una scialuppa di salvataggio, alla fine ha fatto in modo di riuscire a portarlo in salvo. La velista ha ricevuto un ‘rimborso‘ per le ore dedicate alla sua operazione di salvataggio del collega/concorrente per cui il suo viaggio intorno al mondo è stato completato in 233 giorni, 20 ore, 43 minuti e 47 secondi, questo è il suo tempo ufficiale.

La navigatrice ha visto la luce a Port Elisabeth ed a navigare nel 2006 ha iniziato la carriera nautica, lavorando a bordo di diverse imbarcazioni nell’Artico e nell’Antartide e guidando una barca in solitaria dal Sudafrica fino ad arrivare in Nord America. In precedenza, ha percorso sempre sola 15.000 chilometri pedalando una bici dal Marocco fino al Sudafrica. Secondo quanto dichiarato da Michael Robinson, presidente della Federazione Vela Sudafricana:

“tutto il Paese, non solo la comunità della vela, è estremamente fiero di Kirsten. Ha dato un esempio eccezionale a uomini e donne di come il duro lavoro e una ferrea determinazione porta al successo”.

Golden Globe Race, che si svolge ogni quattro anni, prevede una circumnavigazione del mondo in solitario e senza scalo, seguendo la stessa rotta dell’edizione originale del 1968. La prima edizione della Golden Globe Race si tenne nel 1968 e vide nove concorrenti partire da Falmouth, in Inghilterra. Solo quattro di loro riuscirono a completare la circumnavigazione, tra cui il vincitore, Robin Knox-Johnston. La regata divenne famosa per la sua estrema difficoltà e per il fatto che i partecipanti si affidavano solo alla propria abilità e alla propria determinazione, senza l’ausilio di moderni strumenti di navigazione.

La seconda edizione della Golden Globe Race si è tenuta nel 2018 e ha richiamato l’attenzione di tutto il mondo. La regata ha visto partire 18 concorrenti da Les Sables d’Olonne, in Francia, ma solo cinque di loro sono riusciti a completare la circumnavigazione. Il vincitore è stato il francese Jean-Luc Van den Heede, che ha stabilito un nuovo record di velocità per la circumnavigazione in solitario e senza scalo.

Questa terza edizione della regata Golden Globe invece è stata segnata nella storia grazie a Kirsten Neuschafer.

Aurora de Luca

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