Stabilito risarcimento di quasi 30 milioni di dollari per la vedova di Kobe Bryant, in merito alla diffusione non autorizzata delle immagini dell’incidente.
Nell’agosto del 2022, la contea avrebbe assegnato a Vanessa Bryant 16 milioni di dollari per danni morali, somma poi incrementata dalle autorità che hanno rilasciato le foto dell’incidente che coinvolse il marito e la figlia.
La contea di Los Angeles pagherà a Vanessa Bryant quasi 30 milioni di dollari per il rilascio delle foto dell’incidente in elicottero che portò alla morte di suo marito Kobe e della figlia Gianna: gli scatti furono diffusi da parte dei primi soccorritori.
Vanessa Bryant citò in giudizio la contea nel 2020, poco dopo lo schianto che non lasciò scampo al marito: un’azione che fu messa in atto dopo aver appreso che alcuni dipendenti dei vigili del fuoco e del dipartimento dello sceriffo avevano scattato foto esplicite dell’elicottero e le avevano condivise con conoscenti.
“Vivo nella paura che le mie figlie le trovino sui social“, ha detto la vedova dell’atleta durante una dichiarazione al processo contro la contea raccolta dal quotidiano The New York Times.
Lo scorso agosto, un tribunale si è schierato con la vedova Bryant, costringendo la contea di Los Angeles a pagarle 16 milioni di dollari per il danno emotivo causato dalla diffusione di quelle fotografie.
L’avvocato della famiglia, Luis Li, ha affermato che tale decisione rappresenta il “culmine della coraggiosa battaglia di Vanessa Bryant” contro quelle persone che si sono rese responsabili, come lui stesso sottolinea di una “condotta grottesca”.
L’accusa ha assicurato che vicesceriffi dello sceriffo e membri dei vigili del fuoco hanno diffuso e mostrato queste immagini nelle loro cerchie ristrette in diverse occasioni, come, ad esempio, in un bar dove sono state mostrate a un cameriere.
“Mi sento devastata, ferita e tradita” ha detto la vedova, la quale ha fermamente condannato il comportamento dei dipendenti della contea i quali “hanno fatto trapelare le foto“, ha detto Vanessa Bryant durante il processo, aggiungendo che non ha ancora visto quelle immagini perché vuole “ricordarli com’erano“.
La vedova, inoltre, ha affermato che, con tale atteggiamento, hanno violato il diritto alla privacy delle vittime e che “un grande dolore” è stato inflitto ai parenti più prossimi.
Inoltre, nel corso della sua testimonianza, la vedova di Kobe Bryant ha assicurato di soffrire di stress emotivo a causa della “paura” che lei o i suoi figli possano trovare in futuro “immagini orribili dei loro cari su Internet“.
Dal canto suo, la difesa ha sostenuto che le foto non sono apparse su internet dopo l’incidente e che, quindi, non ci sarebbe motivo di pensare che possa accadere ora qualcosa del genere.
Nel 2021, Vanessa ha raggiunto un accordo economico con la compagnia di elicotteri che citò in giudizio per l’incidente.
Gli investigatori hanno affermato che il pilota dell’elicottero era disorientato a causa della nebbia e che non seguì il protocollo di pilotaggio stabilito durante il volo a causa della fitta copertura nuvolosa.
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