Vanessa Bryant, vedova del campione di basket Kobe Bryant scomparso nel 2020, è stata risarcita dalla contea di Los Angeles con 16 milioni di dollari per le foto dell’incidente trapelate senza permesso.
Nel 2020 una tragedia ha colpito Kobe Bryant, grande campione dell’NBA: il suo elicottero si è schiantato in California, un incidente che gli è costato la vita insieme alla figlia Gianna di 13 anni.
La moglie, Vanessa Bryant, dopo due anni dalla tragedia riceverà un risarcimento dalla contea di Los Angeles per via della diffusione illecita di immagini cruente dell’incidente da parte di alcuni componenti delle autorità californiane.
A soli 38 anni Vanessa Bryant e la sua famiglia hanno attraversato dei momenti davvero drammatici: il marito Kobe Bryant, campione internazionale dell’NBA, nel 2020 ha perso la vita in un terribile incidente in elicottero, dove sono morti anche la figlia Gianna di 13 anni e altri sei amici di famiglia.
Una tragedia che ha colpito il mondo intero, un dramma che non si può dimenticare e che, purtroppo, è stato oggetto di speculazione da parte delle forze dell’ordine di Los Angeles.
Infatti, alcune immagini dell’incidente scattate dallo sceriffo della contea di Los Angeles sono state condivise provocando lo sconcerto della vedova, che ora verrà risarcita.
La giuria federale della contea, infatti, ha deliberato che la contea deve pagare sia Vanessa Bryant che le famiglie delle altre vittime con milioni di dollari, per danni emotivi e morali.
Secondo il Los Angeles Times, i dipendenti della contea hanno scattato queste foto condividendole poi con altre persone. Questo episodio ha fatto infuriare ovviamente le famiglia, compresa Vanessa Bryant che ha affermato di essere stata assalita da attacchi di panico.
Vanessa ha detto di essersi sentita devastata e ferita dall’accaduto e ha richiesto un risarcimento milionario, che ammonta a 16 milioni di dollari.
Kobe Bryant aveva 39 anni quando è deceduto due anni fa, in un incidente gravissimo sul suo elicottero, dove si trovava con la piccola Gianna e alcuni amici di famiglia.
Era il 26 gennaio 2020, di mattina, quando l’elicottero si è schiantato a Calabasas, nella contea di Los Angeles.
L’incidente, secondo le indagini che sono state effettuate, è stato causato a causa di un disorientamento spaziale che ha confuso il pilota, dovuto a fitta nebbia e a condizioni meteo non idonee al viaggio.
Le perizie, però, indicano che il pilota aveva avuto il divieto di volare attraverso la coperture delle nuvole, quindi il caso è ancora aperto e si cerca di capire quali siano state le vere motivazioni dell’incidente.
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