Quella di ieri non è stata soltanto la finale di Messi ma anche quella di Kylian Mbappé che racconterà a figli e nipoti di quel giorno in cui perse una finale del campionato del mondo nonostante una tripletta segnata.
Il mondiale del numero 10 francese è terminato con il premio di capocannoniere ma le lacrime per aver visto sfumata la possibilità di vincere il secondo mondiale consecutivo.
Le copertine dei giornali sono tutte rivolte (giustamente) a Leo Messi, ma Kylian Mbappé anche ieri ha dimostrato di aver ormai raggiunto una maturità tale da poter essere considerato senza dubbio come il più forte giocatore del mondo.
Il francese compirà 24 anni domani ed il suo palmares è già fenomenale e ricco di trofei tra i quali spicca senza dubbio la coppa del mondo vinta da protagonista nel 2018.
Mbappé ha rinnovato il suo contratto con il Paris-Saint-Germain accettando la faraonica proposta di rinnovo di Al-Khelaïfi e declinando la possibilità di vestire la gloriosa maglia “blancos” del Real Madrid.
Il fenomenale attaccante parigino è stata la stella assoluta di questo mondiale e la tripletta messa a segno in finale dimostra ancora una volta come il talento sia definitivamente sbocciato e Mbappé può essere definito a tutti gli effetti il futuro del calcio mondiale dopo gli anni di dominio targati CR7-Messi.
“Ci rivedremo”,il tweet di Kylian Mbappé è sintetico e lapidario ma esprime in poche parole tutta la rabbia per aver perso una finale in modo rocambolesco e una voglia matta di tornare il prima possibile in campo per guardare al futuro.
Se ne sarà reso conto anche lui ma la prestazione offerta ieri dal numero 10 è di quelle destinate a rimanere incise nella storia di questo sport: Mbappé si è letteralmente preso sulla spalle la nazionale riprendendo per ben due volte un’Argentina che per larghi tratti della partita ha dominato la Francia.
Il capocannoniere del mondiale ora tornerà a Parigi e “chiederà aiuto” a Messi per andare a caccia della sua prima Champions League con la maglia del PSG.
Doveva essere il mondiale della consacrazione definitiva ed il classe ’98 non si è fatto sfuggire l’occasione uscendo tra gli applausi di una nazione che si è aggrappata ai suoi gol ed alle sue giocate per 120 infiniti minuti.
Il 18 dicembre del 2022 rimarrà una data storica per il calcio: Leo, con il mondiale, ha messo il definitivo punto esclamativo della sua carriera, Kylian ha ufficialmente inziato la sua aprendo una nuova era che tra qualche anno (mese?) lo vedrà con un pallone d’oro luccicante tra le mani.
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