L’Aquila è la città pilota che vedrà la sperimentazione della tecnologia 5G come da progetto firmato da Open Fiber e Wind Tre, che si sono aggiudicate il bando pubblicato lo scorso settembre dal Ministero dello Sviluppo Economico. Nella sperimentazione è coinvolto anche il Comune di Prato. L’avvio della sperimentazione è stato presentato a un incontro dagli amministratori delegati delle due società, Tommaso Pompei e Jeffrey Hedberg, alla presenza del sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli e del presidente della società partecipata da Enel e Cdp, Franco Bassanini.
L’obiettivo del progetto di infrastrutturazione BUL (Banda Ultra Larga) in Italia è costruire una “Città 5G” in cui famiglie e imprese possano beneficiare di servizi innovativi che interessano ambiti come la salute, la mobilità, la sicurezza, la prevenzione e la gestione delle emergenze. In particolare, la sperimentazione pre-commerciale 5G riguarderà la porzione di spettro 3.6-3.8 GHz nell’area 2 di Prato e L’Aquila (attraverso l’utilizzo dei diritti d’uso delle frequenze da 3.7-3.8 GHz) e durerà fino al 31 dicembre 2021.
La tecnologia 5G non è una semplice evoluzione delle attuali reti broadband, ma una nuova tecnologia con un enorme potenziale sia in termini di rete che di servizi. Con la sua diffusione su larga scala, sarà infatti possibile migliorare il sistema di assistenza alla salute, ottimizzare la distribuzione dell’energia elettrica, garantire ai cittadini una maggiore sicurezza, grazie a sistemi di videosorveglianza e di viabilità intelligente, favorire la diffusione della digitalizzazione e dell’automazione nei processi industriali (Industry 4.0) e dell’Internet delle cose.
Inoltre Open Fiber sta realizzando una rete interamente in fibra ottica in modalità FTTH (Fiber To The Home- fibra fino a casa), in grado di raggiungere velocità fino a 1 Gigabit al secondo (Gbps) sia in download che in upload e di supportare tutte le potenzialità delle tecnologie che saranno sviluppate nei prossimi anni.
Wind Tre si sta invece concentrando sul più grande piano attualmente in corso di integrazione e ammodernamento di una rete radiomobile, che porterà alla realizzazione di una rete con oltre 21mila siti radio operanti con tecnologie 2G, 3G, 4G, 4.5G in tutto il territorio italiano. Entrambi i progetti operano in sinergia con lo sviluppo di reti 5G, che prevedono la densificazione dei siti radio al fine di abilitare servizi ad altissima capacità e/o bassissima latenza, in grado di gestire un elevato numero di dispositivi.
Nella sperimentazione a L’Aquila e Prato sono coinvolti Università (Firenze, Polo di Prato, L’Aquila, Genova, Bologna), centri di ricerca (come Fondazione Bruno Kessler, Nextworks), aziende (tra le altre, e-distribuzione di Enel, ZTE, Estra). “Il futuro è alle porte – sottolinea il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi – La sperimentazione della tecnologia 5G nel Comune dell’Aquila aprirà la strada a nuovi e innovativi servizi, rendendo la nostra città realmente smart e migliorandone la qualità della vita. La ricostruzione della città, post terremoto, acquista una connotazione ancora più sfidante, diventando reale rigenerazione urbana. Ringrazio il Ministero per lo Sviluppo Economico per aver scelto L’Aquila tra le città pilota e Open Fiber e Wind Tre che svilupperanno il progetto, con importanti investimenti finanziari e tecnologici”.
“Questo è un altro step fondamentale nel progetto per lo sviluppo e per la diffusione delle reti mobili di quinta generazione. Questo passo decisivo permetterà all’Italia di valorizzare ulteriormente competenze, persone, partnership e innovazione nel suo percorso di Digital Transformation”, ha affermato Jeffrey Hedberg, Amministratore Delegato di Wind Tre nel corso della presentazione dell’avvio della sperimentazione della tecnologia del 5G nel capoluogo abruzzese. “Siamo consapevoli della sua fondamentale importanza per il Paese e per tutte le persone e le imprese coinvolte. L’innovazione rappresenta, infatti, un grande fattore di crescita e sviluppo per tutti, dal punto di vista tecnologico e, al tempo stesso, in termini di diffusione di skill digitali e imprenditoriali”. “È per questo motivo necessario renderla accessibile e vicina ai cittadini, perché possano diventare protagonisti e motori del cambiamento, insieme a imprese e istituzioni”, ha concluso l’ad.
In collaborazione con AdnKronos