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L’Audi gialla che da settimane stava terrorizzando il Nord-Est è stata trovata bruciata, mentre gli stessi banditi sarebbero stati avvistati tra Milano e Desio mentre viaggiavano a bordo di una Bmw nera M3 coupè, che è risultata rubata dal cortile della “All Transport srl” in provincia di Udine. Le forze dell’ordine stanno proprio cercando di intercettare la ‘nuova’ vettura dei criminali, temendo che siano gli stessi e che possano mettere a segno altri colpi.
Non c’è ancora nessuna traccia della banda di ladri che hanno causato un incidente mortale e che hanno messo a dura prova l’efficienza dei mezzi delle forze dell’ordine a bordo dell’Audi gialla rubata. Eloquenti le parole di un investigatore al Corriere della sera: “Avete presente quella specie di struzzo dei cartoni animati con il coyote che lo insegue inutilmente? Purtroppo in questa storia noi siamo il coyote e loro sono Beep Beep”. Dichiarazione che sa di rassegnazione e resa: “Come facciamo a stargli dietro con i nostri mezzi di servizio?”. La caccia ai ladri continua.
Il furto dell’Audi a MalpensaDue le immagini che immortalano l’Audi Rs4 gialla, con motore Lamborghini. In una si vede la targa, svizzera. Nell’altra si intravedono le facce dei banditi, riprese dalle telecamere di sorveglianza mentre fanno rifornimento in una stazione di servizio a San Donà di Piave, vicino Venezia. Immagini che stanno facendo il giro del web. Su Facebook sono stati aperti dei gruppi con l’obiettivo di divulgare gli avvistamenti. E c’è un video inquietante in cui si vede il bolide sfrecciare contromano in autostrada. Tutto comincia il 26 dicembre quando i malviventi rubano l’Audi all’aeroporto di Malpensa, dando inizio al tour per il Nord-Est. Si tratta probabilmente di ladri di appartamento. Il 16 gennaio il primo avvistamento in un quartiere di Abano Terme, provincia di Padova, dove gli abitanti segnalano tre tizi sospetti in giro guardinghi tra le case. All’arrivo dei carabinieri in pochi secondi l’auto sfreccia via, ignorando i colpi sparati in aria.
La corsa contromanoGiovedì 21 gennaio la polizia intercetta i criminali nel Vicentino, in direzione Friuli. A nulla serve il posto di blocco: i ladri riescono a evitare le guardie fregandosene ancora dei colpi sparati in aria. Tornano indietro fermandosi nella stazione di servizio, finendo nell’occhio delle telecamere. La targa viene finalmente intercettata. Nella notte fra giovedì e venerdì, ancora in cammino in autostrada, si imbattono in un incidente. Sanno di essere ricercati e non possono permettersi di rimanere in coda. Inversione di marcia e via in una folle corsa contromano a 150 all’ora, sulla corsia di emergenza del Passante di Mestre. A Spinea escono dal casello, sempre in controsenso. Un furgone per evitarli frena di colpo e viene tamponato dalla Opel che lo segue: la donna russa al volante muore. Ecco che la banda dell’Audi gialla ha fatto una vittima.
Bruciata l’Audi giallaNella notte tra lunedì e martedì la svolta. Impossibile non dare nell’occhio. I banditi decidono così di disfarsi dell’Audi, trovata incendiata in aperta campagna tra Onè di Fonte e Asolo, nel Trevigiano. Le fiamme avevano richiamato l’attenzione degli abitanti del posto. Continua incessante la caccia ai malviventi. Lunedì pomeriggio un albanese somigliante a uno dei banditi si è presentato alla polizia negando ogni coinvolgimento nella storia, dimostrando che nell’ultimo periodo si trovava a Torino. Temendo di finire nei guai ha preferito mettere le mani davanti. La prudenza non gli ha evitato però l’espulsione: gli inquirenti hanno scoperto che il 32enne non era in regola con il permesso di soggiorno.
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