Dopo la strage di Parigi del 13 novembre 2015, i mussulmani radicalizzati in Belgio (paese strettamente connesso all’attentato) hanno iniziato ad alzare la voce. Fouad Belkacem alias Abu Imran, il leader di Sharia4Belgium, il gruppo islamico più estremista del paese, ha dichiarato ai microfoni della Cbn News: ‘Gli occidentali si preparino a un’ondata di sharia e islam’.
Fouad Belkacem è convinto che la sharia prenderà il sopravvento il tutto in mondo:
‘Noi crediamo che la sharia avrà il dominio e verrà adottata in tutto il mondo. Dobbiamo essere chiari, non c’è alcuna differenza tra l’islam e la sharia. È solo una questione di nome. La democrazia è l’opposto della sharia e dell’islam. Noi crediamo che il legislatore è Allah. Allah fa leggi ed è lui che ci dice cosa è permesso e cosa è proibito’.
E sostiene con un certo sarcasmo che è un’illusione credere che esista un musulmano democratico, non è altro che una contraddizione in termini.
‘Ho parlato con un musulmano democratico. È come dire di aver parlato con un cristiano ebreo o con un ebreo musulmano. Come puoi incontrare un ebreo musulmano o un musulmano ebreo? Un musulmano che dice di essere contro la sharia non è musulmano. Questa non è una cosa possibile’.
Purtroppo gli atteggiamenti estremisti, da parte della popolazione islamica, stanno crescendo in maniera preoccupante: si registrano aggressioni a donne in bikini, atti vandalici contro simboli cristiani ed ebraici.
L’obbiettivo di Fouad Belkacem è di sostituire in toto le leggi del Belgio con la Sharia, introducendo dunque amputazioni per i ladri, lapidazione delle donne adultere e condanna a morte per gli omosessuali.
‘Qui quando qualcuno parla della Sharia, immediatamente inizia questa storia delle amputazioni, della lapidazione e delle esecuzioni ma questo è un millesimo della Sharia. Lei lo sa che in oltre mille e trecento anni di stati islamici, con la sharia in vigore, ci sono state, forse, sessanta mani amputate. Quindi: in oltre mille e trecento anni, sessanta mani. È veramente un numero per il quale uno possa dire, oh, c’è veramente da avere paura? Tra l’altro, se non sei un criminale, perché mai devi avere paura della sharia?’.
Negli ultimi 4 anni, il nome più diffuso a Bruxelles è Mohammed, ci vorrà poco prima che i musulmani diventino la maggioranza. Nella città di Anthworp il 40% dei bambini che va a scuola è musulmano.
Per Fouad Belkacem è solo una questione di tempo e loro hanno la pazienza per attendere.
La paura travolge l’Europa intera e inevitabilmente anche l’Italia, dove le comunità musulmane sono ampiamente diffuse su tutto il territorio. E il pensiero che Bruxelles sia a soli 900 km da Milano suscita un certo effetto…