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Ho riscoperto la possibilità di usare la bicicletta quando sono arrivata a Milano. La mia adolescenza tra le ripide salite di Potenza e il periodo universitario nell’immensa vastità di Roma non mi hanno mai dato la possibilità di inforcare la bicicletta ogni mattina, cosa che ho iniziato a fare qui. Nella città più europea d’Italia, che ti permette di vivere un po’ di poesia nella vita di tutti i giorni, anche solo nel tragitto casa-lavoro. Perché alzarsi la mattina e pedalare nel traffico è qualcosa di magico, e vi spiego perché.
Milano è una città servitissima, vanta una rete di trasporto pubblico molto efficiente con 5 linee della metropolitana, 18 linee tranviarie, 4 linee filoviarie; oltre 110 linee autobus urbane e suburbane e 2 linee ferroviarie suburbane con collegamenti regionali. Questo per far capire quanto non sia così necessario muoversi in autonomia o arrovellarsi per arrivare in tempo a lavoro con un mezzo proprio perché il trasporto pubblico non è efficiente, come ad esempio capita a chi vive nella capitale. Decidere di andare a lavoro in bicicletta è proprio una scelta, consapevole, che ho fatto io e tanti altri milanesi (intesi tutti coloro che ‘abitano’ questa città, anche solo di passaggio) per svariati motivi come risparmiare tempo, fare un po’ di sport, cantare a squarciagola e ritagliarsi qualche momento di felicità. Perché pedalare ogni mattina dopo il caffè, senza stress, dà alla giornata un altro sapore e in quei 15/20 minuti, tra ciclabile e slalom tra le macchine, si ha la possibilità di pensare a tutto quello che solitamente non si riesce, per mancanza di tempo appunto.
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A Milano sono tantissimi coloro che possiedono una bicicletta per andare a lavoro, inoltre esiste un servizio di bike sharing del Comune di Milano e altri servizi di noleggio bici a flusso libero, che hanno un po’ rivoluzionato il modo di muoversi in città, agevolando ancora di più gli spostamenti su due ruote e contribuendo a renderla ancora più ‘green’, affrancandola (speriamo sempre più) dagli alti tassi di inquinamento.
Il tragitto casa-lavoro è per me una manciata di minuti da dedicare a me stessa, che mi permette di organizzare mentalmente le priorità giornaliere, per fare quella telefonata in sospeso da giorni, per canticchiare l’ultima canzone indie appena uscita su Spotify o semplicemente per osservare tutto quello che vedo intorno a me nel traffico della periferia. Concedetevi anche voi un po’ di tempo per estraniarvi dallo stress quotidiano, per essere liberi di decidere quando partire, per scegliere di fermarvi, anche solo per comprare un quotidiano, e migliorare la propria giornata con un piccolo rituale che, anche se sembrerà stupido, vi darà la possibilità di sentirvi più appagati e, perchè no, più felici.
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