Un nuovo bonus da 500 euro potrebbe essere corrisposto ad alcuni pensionati. Vediamo a quale categoria fa riferimento il Governo.
I pensionati che potrebbero approfittare di questo bonus devono certificare di soffrire di una patologia grave.
Alcune categorie di pensionati potrebbero ricevere un aumento di 550 euro sulla pensione. Come? Dimostrando di soffrire di una grave patologia. In questo caso, la malattia in questione riguarda la tiroide. I problemi connessi a questa importante ghiandola endocrina. Infatti, un malfunzionamento della stessa potrebbe provocare dei problemi a tutto il corpo.
Infatti, questa ghiandola produce ormoni che regolano il metabolismo del corpo. I problemi alla tiroide possono essere causati da un’attività eccessiva (ipertiroidismo) o insufficiente (ipotiroidismo) della ghiandola.
L’ipertiroidismo si verifica quando la tiroide produce troppi ormoni. Ciò può causare sintomi come perdita di peso, aumento della sudorazione, palpitazioni cardiache e irritabilità. Le cause dell’ipertiroidismo possono includere una malattia autoimmune chiamata malattia di Graves, noduli alla tiroide o l’assunzione di troppi supplementi di iodio.
A soffrire di problemi alla tiroide sarebbero moltissimi italiani tra cui anche numerosissimi pensionati. Stando all’Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodoprofilassi sarebbero 5 milioni gli italiani a soffrire di qualche patologia alla tiroide.
Vediamo come potersi vedere riconosciuti in pensione 550 euro extra.
I pensionati che possono vedersi aumentare il proprio cedolino di 550 euro, devono verificare, naturalmente, se soffrono di problemi alla tiroide. Tuttavia, vengono riconosciute dal bonus soltanto le forme gravi.
Soltanto se la malattia è invalidante, tra il 74% ed il 100%, viene corrisposta un’indennità relativa. La soglia di 523,82 € al mese è concessa soltanto per chi ha una patologia alla tiroide invalidante al 100%. Nel caso di un’invalidità minima, invece, l’aumento della pensione potrebbe essere pari a 291,95 euro.
Ogni mese, verranno corrisposti questi soldi, per 13 mesi. Per potersi accertare della effettiva malattia, l’ente mette in campo la sua commissione medica INPS.
Sarà quest’ultima a stabilire la percentuale. Contribuiscono a far aumentare la percentuale il gozzo e i carcinomi. Infatti, la tiroide può anche sviluppare noduli o tumori, che possono essere benigni o maligni. In alcuni casi, questi noduli o tumori possono causare ipertiroidismo o ipotiroidismo
A questo beneficio, impropriamente chiamato bonus tiroide, potrebbero aggiungersi altri benefici previsti dalla legge 104/92. Nell’ambito della salute, in Italia, infatti, il sistema delle detrazioni è un meccanismo di tutela per i cittadini. Per i risparmiatori, rappresenta un metodo utile per ridurre il peso delle imposte a fine anno. Ci sono detrazioni note e altre meno conosciute che possono farci risparmiare centinaia di euro alla fine dell’anno.
L’accesso al beneficio relativo alle patologie alla tiroide prevede delle limitazioni che riguardano il reddito. Per le persone a cui viene riconosciuta un’invalidità pari al 100%, la soglia reddituale in un anno, sarà consentita al massimo per un totale di 17.271,19 €.
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