L’insegnante di scuola materna che diceva di essere stato aggredito da un terrorista dell’Isis ha confessato di essersi inventato tutto. Ma ancora non ha svelato i motivi che lo hanno portato a un simile gesto. La procura antiterrorismo di Parigi l’aveva preso sul serio e aveva aperto un’inchiesta per tentato omicidio legato ad associazione per delinquere con scopi terroristici. Il tutto dopo che l’insegnante di una scuola materna di Aubervilliers, ha affermato di essere stato accoltellato da un uomo dell’Isis. Secondo il racconto dell’insegnante, l’aggressore si era presentato nella scuola pubblica ”Jean Perrin” di Aubervilliers, località della Seine-Saint-Denis, con il volto coperto da un passamontagna, intorno alle 7 di mattina, poi aveva ferito il maestro con un coltello e con un taglierino, e successivamente era fuggito via dopo aver urlato “sono di Daesh, questo è un avvertimento“.
L’aggressione violenta (mai avvenuta) al maestro francese era rimbalzata sulle pagine di cronaca all’indomani del voto regionale in Francia che ha visto la sconfitta del Front National, e dopo i brutali attentati che hanno provocato 129 morti a Parigi. Il maestro ferito è stato ricoverato in ospedale. Nonostante le numerose coltellate ricevute, e autoinferte, l’insegnante non è in pericolo di vita.
A fare insospettire gli inquirenti è stato il fatto che, nel racconto del docente, i terrorista sarebbe entrato disarmato in aula. Il ministro dell’Educazione, Najat Vallaud-Belkacem ha visitato l’istituto teatro dell’attacco e ha annunciato che saranno comunque rafforzate le misure di sicurezza, anche nelle altre scuole della zona.