Può essere definita come la bambina nata due volte. Si tratta di LynLee, una bimba del Texas, che ha subito un intervento di chirurgia fetale, per asportarle un tumore da cui era affetta. LynLee è stata estratta dall’utero, quando si trovava da poche settimane all’interno del grembo materno, e poi è stata reinserita nell’utero, in modo che la madre potesse portare avanti la gestazione. Margaret Boemer, la madre della piccola, si era sottoposta ad un controllo, l’ecografia, alla 16esima settimana di gravidanza.
E’ stata in questa occasione che i medici le comunicarono che il feto aveva un tumore, il teratoma saccocigeo, una forma rara di cancro che si sviluppa prima della nascita e riguarda un bambino su 35.000. Col consenso della madre, i medici del Children’s Hospital in Texas hanno deciso di intervenire, perché non si poteva più aspettare, visto che il tumore stava danneggiando le funzionalità cardiache della bambina.
A circa 23 settimane di gestazione i medici incidono l’utero, estraggono il feto e asportano quel tumore che era diventato quasi più grande del feto stesso. Un intervento drammatico, come lo descrivono i medici: ad un certo punto il cuore di LynLee si è quasi fermato, ma il cardiologo è riuscito a stabilizzare il feto e l’operazione è continuata fino alla completa asportazione del tumore.
Alla fine della gravidanza, LynLee è nata con un parto cesareo e ad 8 settimane di vita è stata sottoposta ad un’altra operazione, per rimuovere un’altra parte di massa tumorale. Oggi la bambina texana ha quasi 7 anni e sta bene. La madre Margaret si dichiara contenta dell’intervento risolutivo che ha salvato la vita della piccola.