Accade a Bergamo dove una barista indebitata con Equitalia per 130 mila euro si è vista notificare il pignoramento della pensione della figlia disabile. La donna, la 57enne Giovanna Fornoni, ha spiegato che è intenzionata a dare tutti i soldi che deve allo Stato, ma ha anche denunciato di essere stata vittima di un abuso, nonostante per Equitalia e Inps sia una prassi legittima.
Il caso è andato a finire sulle pagine locali del Corriere. La signora, che gestisce il bar ricevitoria a Redona, ha tre figlie di cui una con un grave deficit cognitivo. Giovanna ha le idee chiare e ha già presentato un esposto: ”Ho un debito di con Equitalia per la gestione del mio bar, rilevato appena prima della crisi. Pagherò tutto, anche se non so come farò. Ma non toccate la pensione di invalidità di mia figlia disabile! Mi hanno detto di presentare un esposto, ma so già che non succederà niente”. Invece è stata trovata una via d’uscita, fare arrivare la pensione della ragazza in Posta, semplificando l’iter. La famiglia continua comunque a rimboccarsi le maniche per fare quadrare i conti e riuscire a versare il debito con Equitalia.
In merito alla vicenda sopra riportata riceviamo e pubblichiamo una nota rilasciata dall’ufficio relazione esterne di Equitalia SPA:
”In relazione alla vicenda della signora Giovanna Fornoni, Equitalia precisa che non poteva in alcun modo sapere né che la signora avesse una figlia disabile né che la sua pensione di invalidità venisse versata su un conto corrente cointestato.
La signora Fornoni, a novembre 2014, aveva ottenuto da Equitalia una rateizzazione del suo debito, di rilevante entità, nei confronti degli enti creditori. Il piano di dilazione concesso, tuttavia, è decaduto perché la signora non aveva versato alcuna rata. In tali situazioni, Equitalia è tenuta per legge ad attivare le procedure di recupero delle somme richieste dagli enti pubblici creditori.
Proprio perché la signora aveva un conto cointestato, Equitalia, in via cautelativa, ha proceduto con un pignoramento giudiziale che demanda al giudice il compito di verificare la titolarità delle somme presenti sul conto. L’udienza è stata fissata al 5 novembre 2015.
Equitalia contatterà comunque la signora Fornoni per trovare insieme la migliore soluzione possibile al fine di consentirle di saldare il suo debito senza intaccare la pensione della figlia. Cordiali saluti”.
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