La foto dei tre bambini morti nel naufragio in Libia non mostra tre bambolotti, come in tanti hanno sentenziato sui social con commenti razzisti e complottisti, davvero vergognosi. La foto non è una messinscena di Soros per commuovere le coscienze italiche, la foto dei bimbi morti nel naufragio non è una bufala ma la cruda realtà. Quei tre corpicini sorretti dai soccorritori sono cadaveri veri. La vera bufala l’ha confezionata chi, fotoshoppando l’immagine vera, ha posto i bambini morti in uno studio di posa fotografico, rimettendo poi in circolo l’immagine (questa sì, completamente falsa) con didascalie del tipo: “Ecco svelata la falsa messa in scena delle ONG DI SOROS, una vergogna”.
Su Facebook le fake news colpiscono ancora grazie alle migliaia di utenti che condividono contenuti senza fare alcuna verifica. E anche in questo caso le cose sono andate proprio in questo modo.
Chi aveva interesse a generare confusione e a ”trollare” gli utenti dei social, ha preso la foto vera dei bambini morti nel naufragio in Libia, ha realizzato un fotomontaggio e l’ha condiviso mettendo in dubbio la veridicità delle immagini, scatenando in migliaia di utenti Facebook l’indignazione per la ”messinscena di Soros” e delle ONG che usano ”bambolotti finti” spacciandoli per bambini sperando di commuovere le persone.
Alcuni commenti sono incredibili e al limite del ridicolo. C’è chi dice che i naufraghi africani sono neri mentre i bimbi sono bianchi, che il braccino del bimbo è rigido e non penzoloni, che il bimbo sorretto è “un bambolotto, si nota dal pugno chiuso, gambe rigide e capelli finti”, che si vedono i pixel nell’immagine e che quindi è chiaro che è una foto ritoccata.
Quindi i complottisti del web si sono divertiti qualche ora a spacciare per vere le foto false dei fotomontaggi, mentre, lo ribadiamo, le foto originali del naufragio in Libia mostrano 3 cadaveri (veri, purtroppo) di bambini migranti morti nel tentativo di raggiungere l’Europa con le loro famiglie.
Anche Facebook, a un certo punto, ha cominciato a rimuovere dalla piattaforma le foto della bufala dei bimbi morti in mare ma fotoshoppati (anche in maniera piuttosto artigianale) in uno studio fotografico.
Le fotografie dei tre bambini morti, lo ribadiamo ancora una volta, sono reali purtroppo, e sono state scattate da un fotografo di France Presse (AFP) che era presente sul luogo proprio mentre alcuni uomini stavano recuperando i corpicini in mare. A confermare tutto ciò è stato anche l’Unhcr dell’Onu.