La ragazza cristiana stuprata e impalata con una croce dall’Isis dopo essere stata torturata non esiste, è una bufala. Le immagini che stanno circolando in questi mesi su Internet sono state abilmente messe a corredo di false notizie per seminare ulteriore odio (se ce ne fosse bisogno) tra le genti, ma è giusto sapere che provengono da un film. Ecco di seguito come sono andati i fatti.
La bufala che corre sul web ormai è ciclica, e spesso anche i più scettici ne cadono vittime, soprattutto quando sembra essere ben confezionata e verosimile. Ultimamente in molti scrivono che i terroristi dell’Isis in Siria hanno stuprato in gruppo una ragazza cristiana che rifiutava di convertirsi all’islam e poi l’hanno ammazzata e fatto scempio del cadavere.
Questa foto che sta inorridendo mezzo mondo è composta da due immagini, a sinistra si vede una ragazza di cui nessuno conosce l’identità. A destra si vede una ragazza oggetto di indicibili violenze, presumibilmente torturata, stuprata e con una croce di legno infilata in bocca. Ma non si tratta della stessa persona, e più dettagliatamente non si tratta di una foto reale, ma di un frame preso da un video, un cortometraggio pubblicato qualche anno fa su YouTube. Ecco un’altra immagine del filmato in questione.
Il corto Inner Depravity è del 2005, realizzato da un regista canadese Remy Couture, appassionato di splatter ed effetti speciali, che in patria è stato pure messo a processo e in carcere (poi prosciolto dalle accuse) perchè la polizia pensava che le immagini fossero riprese da omicidi veri. Inoltre le leggi canadesi vietano di fare rappresentazioni (video, foto, disegni) che glorifichino atti di violenza.
In conclusione: prima di condividere indignati una notizia falsa, bisognerebbe sempre capire se si tratta di una BUFALA.