Il Dl Caldo è legge, dopo l’ok della Camera con 164 voti a favore, 94 contrari e 17 astenuti. L’opposizione attacca: “Mancano i rider e i precari, è inadeguato”.
Ok della Camera al Dl Caldo, manovra pensata dal governo durante la situazione di emergenza dei primi mesi di estate che aveva colpito i lavorati di tutta Italia. Ma l’opposizione parla di legge ormai tardiva e a metà, viste le presunte mancanze di azioni che riguardano i rider e i precari.
Arriva con qualche ritardo, secondo l’opposizione, l’ok della Camera al Dl Caldo che oggi diventa legge dopo i via libera parlamentari. In realtà già critiche erano state mosse per i rinvii di inizio agosto, quando era stato deciso che la bozza sarebbe stata revisionata dopo la sosta estiva.
Di per sé, lasciare che passi l’estate per approvare un decreto legge sul caldo estivo, era parso illogico a molti. La Camera ha dato il via libera a metà settembre con 164 voti favorevoli, 94 contrari e 17 astenuti alla legge che era stata concepita come “urgente misura in materia di tutela dei lavoratori in casi di emergenza climatica”. Un paradosso, fatto notare dall’opposizione: “Insufficiente e tradivo” dicono Pd e Movimento Cinque Stelle che avrebbero preferito una legge più ricca di misure per determinate categorie di lavoratori.
Nel protocollo ampio spazio al settore edilizio e quello agricolo, che soprattutto in caso di temperature alte consente la cassa integrazione ad ore escludendola però dal conteggio previsto di 53 settimane nel bienni mobile per la Cig e di 90 per la Cisoa). Ma il provvedimento, oltre al caldo, fa cenno anche ad emergenze climatiche di altro tipo e ad eventi non evitabili.
Le opposizioni però rimangono insoddisfatte delle misure approvate. Per i lavoratori esposti al caldo secondo il Pd, questa legge è insufficiente, tardiva ed inadeguata. Chiara Gribaudo intervenuta in Aula in dichiarazione di voto, punta il dito contro la destra, che avrebbe scelto di non tutelare il 90% dei lavoratori e lavoratrici che nel comparto agricolo non hanno un contratto a tempo indeterminato. La critica della presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta si riferisce anche alle piattaforme, tema sul quale tutte le proposte a sua detta sono state bocciate dalla maggioranza.
Inoltre, scendo i dem, mancano regole per i rider sui quali il governo “si starebbe continuando ad accanire“. Una categoria, continua Cribaudo, senza diritti e simbolo massimo di precarietà che sarà costretta a mettere a rischio l’incolumità personale per un salario ancora povero. Anche il deputato Pd Emiliano Fossi fa notare come il governo abbia respinto un odg che invece avrebbe garantito delle tutele con indennità in aggiunta in caso di eventi climatici.
Sulla stella linea il Movimento Cinque Stelle, che giustifica la sua opposizione parlando di un provvedimento arrivato in ritardo. Lo ha dichiarato Davide Aiello in Aula, evidenziando come le morti sul lavoro recenti devono essere un campanello d’allarme per il governo, che invece a detta del deputato del M5S non starebbe facendo abbastanza per proteggere i lavoratori. Aiello cita il presente Sergio Mattarella, che ieri aveva lanciato un appello alla ministra Calderone sul tema, ribadendo come il diritto lavoro e alla salute siano dei pilastri della nostra Repubblica irrinunciabili.
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